Mise una taglia sul killer di Yara
Arrestato il titolare di MirkOro

Accusato di reati fiscali. Undici persone, tra cui Mirko Rosa, titolare di MirkOro, noto alle cronache per le «ricompense» promesse a chi avesse fornito elementi utili per l’individuazione dei responsabili dell’assassinio di Yara Gambirasio e della titolare di una gioielleria di Saronno uccisa all’interno del proprio negozio, sono state arrestate dai militari del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Milano.

Gli arresti sono stati eseguiti nell’ambito di un’operazione contro un gruppo, attivo nel Legnanese e nei comuni vicini, accusato di vari reati fiscali, ma anche di simulazione di reato e incendio doloso, che avevano permesso agli arrestati di raggiungere una posizione di egemonia – è l’accusa – nel settore del Compro Oro.

Le indagini sono state dirette dal pm di Busto Arsizio Nadia Alessandra Calcaterra. Mirko Rosa stava già scontando la misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno per due anni perché, nel luglio scorso, era stato arrestato in flagranza con l’accusa di maltrattamenti in famiglia e di violenza sessuale ai danni della propria convivente.

Gli arrestati sono anche accusati di associazione a delinquere mentre sono oltre 23 le attività economiche finite nell’inchiesta dei militari del Gruppo della Guardia di Finanza di Legnano, secondo i quali l’oro di provenienza illecita sarebbe stato «ripulito» con la fusione in fonderie o attraverso annotazioni false nei registri di Pubblica sicurezza dei negozi che appartenevano agli arrestati. Sono stati inoltre sottratti al fisco oltre 5.400.000 euro, spiega la Finanza, mentre sono in corso perquisizioni nelle abitazioni degli arrestati con l’impiego di cani «antivaluta».

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