Moto e montagna, sentieri distrutti
«Nessun rispetto per l’ambiente»

«È diventato praticamente impossibile camminare sulle Orobie senza incappare in “teppisti” che, armati di motocicletta, sono impegnati nella distruzione di sentieri». L’email di una nostra lettrice riapre una ferita aperta: da una parte i puristi della montagna, dall’altra gli amanti delle due ruote.

«È diventato praticamente impossibile camminare sulle Orobie bergamasche senza incappare in “teppisti” che, armati di motocicletta, sono impegnati nella distruzione di sentieri».

L’email di una nostra lettrice riapre una ferita aperta: da una parte i puristi della montagna, che sottolineano come non vi sia «nessun rispetto per l’ambiente», dall’altra gli amanti delle due ruote, che reclamano i loro spazi.

La lettera

«Salve,

sono un’escursionista da oltre 20 anni. Fare quattro passi sulle nostre montagne è per me il miglior modo di scaricare le tensioni, accumulate durante la settimana lavorativa.

Purtroppo, da qualche tempo, è diventato praticamente impossibile camminare sulle Orobie bergamasche senza incappare in “teppisti” che, armati di motocicletta, sono impegnati nella distruzione di sentieri che per secoli hanno rappresentato un prezioso patrimonio per il nostro territorio.

Vi allego le foto dei due che ho incontrato sabato 10 maggio sul sentiero che collega Roncola al Linzone, ma si tratta solo dell’ultimo esempio.

Chiunque può verificare le condizioni di totale distruzione in cui si trovano tracciati quali: lo sterrato sopra le baite del Moschel, il tracciato che da S.Fermo raggiunge S.Antonio sopra Onore, il sentiero che da baita Arale scende al rifugio Madonna delle Nevi, tanto per fare qualche esempio. Per altri percorsi è solo questione di tempo.

Ho firmato il mese scorso la petizione del Cai ai consiglieri lombardi per non votare la deroga al divieto di transito dei mezzi motorizzati sui sentieri, ma non penso che sia servito a granché.

Sono sempre più convinta che le leggi servano a poco se non c’è la capacità e la volontà di rispettarle e di farle rispettare.

Cordiali saluti»

G.Danelli

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