Orio è la terza frontiera d’Italia
In sei mesi 1.490 arrivi irregolari

Dopo Fiumicino e Malpensa, l’aeroporto di Orio al Serio è la terza frontiera italiana. Non tutti lo sanno né si rendono conto di cosa significhi in materia di sicurezza, ma dallo scalo bergamasco passano 25-28 mila passeggeri al giorno .

Dopo Fiumicino e Malpensa, l’aeroporto di Orio al Serio è la terza frontiera italiana. Non tutti lo sanno né si rendono conto di cosa significhi in materia di sicurezza, ma dallo scalo bergamasco passano 25-28 mila passeggeri al giorno e in media una decina a settimana vengono denunciati perché cercano di imbarcarsi con documenti falsi.

La mole di controlli quotidiana è enorme ed è affidata alla Polizia di frontiera, guidata dal primo dirigente Maria Grazia Santini. «Una vera e propria macchina da guerra, instancabile» dicono i suoi agenti. Del resto, il suo curriculum parla chiaro.

«Al Caravaggio passano 9 milioni di passeggeri l’anno, di cui 4 milioni da Paesi extra Schengen - spiega Santini - ed è il più grosso aeroporto d’Italia a vocazione low cost, con tratte delicate e particolari come quelle verso Tel Aviv, che necessitano di controlli di sicurezza rafforzati. È un aeroporto sempre il crescita e in vista dell’Expo il numero di passeggeri aumenterà notevolmente, tanto che abbiamo chiesto un rinforzo dell’organico e il nostro personale sta già facendo corsi di specializzazione». Attualmente alla Polaria sono in servizio 90 agenti, ma l’organico dovrebbe aumentare fino a 150 (si stima che per l’Expo il flusso giornaliero a Orio sarà di 60 mila passeggeri). In sei mesi ci sono state 1.490 denunce per arrivi irregolari, soprattutto dalla Grecia.

Leggi le due pagine dedicate all’argomento su L’Eco di Bergamo del 27 luglio

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