«Orobie, mettiamo insieme le forze»
Con un occhio ai nuovi clienti di Orio

La proposta agli Stati generali del turismo di Guido Fratta, presidente di Promoserio: «Occorre mettere insieme le forze: le nostre valli non possono giocare da sole, devono proporsi come un insieme: come Orobie appunto»

L’unione fa la forza. E se non l’ha mai fatta, ora la deve fare, soprattutto in un settore strategico come il turismo montano, atteso a passaggi-chiave. Uno su tutti, l’Expo 2015.

«Occorre mettere insieme le forze, oltre che per creare un marchio delle Orobie, per costituire un organismo in grado di fare rete tra le agenzie di promozione territoriale e per mettere a punto un sistema di commercializzazione delle eccellenze

er una promozione più efficace servono un marchio e una cabina di regia per le Orobie»: la proposta è stata lanciata da Guido Fratta, presidente di Promoserio in occasione degli «Stati generali del turismo» a Gromo

«Di fronte ad aree come le Dolomiti che riescono a proporsi in modo coeso a livello sovranazionale – ha detto Fratta –, le nostre valli non possono giocare da sole, devono proporsi come un insieme: come Orobie appunto». Guardando ai punti di forza del territorio, come l’aeroporto di Orio al Serio. Ma anche ai suoi cambiamenti: «La crisi ha portato i vettori a cercare nuove rotte. I turisti sono cambiati, arrivano persone con un potere d’acquisto inferiore rispetto a un tempo: giungono gruppi da Paesi nuovi, bisogna attrezzarsi con le lingue giuste e magari sapere offrire pacchetti adeguati alle loro esigenze» ha rilevato Andrea Macchiavelli, docente di Economia del Turismo dell’Università degli Studi di Bergamo e direttore del Cestit (Centro studi per il turismo e interpretazione del territorio).

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