Palazzo Frizzoni taglia le spese
Ai consiglieri il 10% in meno

Dopo la Giunta anche il Consiglio comunale. Palafrizzoni da un'ulteriore limatina alle spese. Il 10% di un compenso già basso, ma che sommato agli altri risparmi porterebbe a un risparmio di 100 mila euro.

Dopo la Giunta anche il Consiglio. Palafrizzoni da un'ulteriore limatina alle proprie spese. Non tanto, per carità: dieci per cento di un compenso che è già basso – si parla di 90 euro lordi a seduta pari a 60 euro circa -, ma che sommato ai compensi e alle indennità dei rappresentanti di Palafrizzoni nelle società partecipate e alla riduzione già decisa per sindaco e Giunta porterebbe a un risparmio complessivo di 100 mila euro.

«L'idea – ha spiegato Sergio Gandi (Pd) primo firmatario del documento assieme al collega Claudio Crescini – è di destinarli alle Politiche giovanili. Un settore simbolico perché guarda al futuro. La proposta nasce da qui e dal tentativo di adottare un unico criterio che valga per tutti».

Alla fine, nonostante qualche eccezione formale, un emendamento dell'ex sindaco Roberto Bruni per aggiungere alle indennità di presenza anche i compensi dei rappresentanti di Palafrizzoni nelle partecipate, l'ordine del giorno passa, ma i voti contrari non mancano.

In particolare, oltre a quelli di Enzo De Canio, Francesco Benigni, Valerio Marabini e Lorenzo Carminati nella maggioranza (dove si è registrata anche l'astensione del sindaco Franco Tentorio e di Giampietro Tomasini), spiccano quelli di Simone Paganoni ed Enrico Fusi tra le file dell'opposizione che, sommati alle astensioni dello stesso Bruni, di Stefano Zenoni e Nadia Ghisalberti, rendono evidente la spaccatura tra la lista dell'ex primo cittadino e il resto della minoranza.

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