«Pallacanestro Bergamo 2014»
La denominazione del progetto

Sta prendendo sempre più forma e se preferite sostanza il progetto di coalizione tra i maggior club cittadini baskettari. È già stato coniato un nome provvisorio «Pallacanestro Bergamo 2014» da coniugare, infatti, al costituendo sodalizio promosso dal vulcanico Massimo Lentsch.

Sta prendendo sempre più forma e se preferite sostanza il progetto di coalizione tra i maggior club cittadini baskettari. È già stato coniato un nome provvisorio «Pallacanestro Bergamo 2014» da coniugare, infatti, al costituendo sodalizio promosso dal vulcanico Massimo Lentsch, il titolare della Comark spa e presidente della Virtus, nonché, sponsor della stessa.

Anche se bisogna attendere la definitiva fumata bianca, in procinto di entrarne a far parte oltre alla Virtus, il Terno d’Isola, l’Excelsior e la XXL. Un poker con alle spalle fior di tradizioni e di concrete operatività nel settore. Nonostante i numeri alla mano sarebbero già sufficienti per soddisfare le aspettative, ci risulta che altri dirigenti di casa nostra si starebbero interessando attivamente alla sorprendente ma, a detta di molti, sostenibile iniziativa.

Sia pure nel corso di un incontro del tutto occasionale, Marco Fustinoni, inossidabile patron con il fratello Alberto del Lussana ci ha avallato l’importanza di quanto stia bollendo in pentola, notizia appresa mercoledì scorso sul sito de L’Eco. Nei dettagli, la nuova società, si avvarrà di un appartenente ai quattro club citati, fermo restando che le rispettive squadre continueranno a disputare i propri campionati di appartenenza. Ulteriormente interessante sarà il raggruppamento in un unico complesso dei vari settori giovanili, con tanto di un responsabile alla guida con accanto diversi collaboratori tecnici e addetti al reclutamento.

È scontato che a beneficiarne sarà il settore giovanile in toto ritenuto, allo stato attuale delle cose, oltremodo dispersivo per il territorio orobico. Inoltre, a trarre concreti vantaggi saranno le società che vedrebbero così spalancarsi, di colpo, le porte per interscambi di giocatori e non solo.

Arturo Zambaldo

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