Parcheggio Fara, crollo senza colpevoli
Reato prescritto e fascicolo archiviato
Per comprendere la vicenda è necessario un passo indietro, fino a novembre dell’anno scorso, quando il giudice Vito Di Vita pronunciò sentenza di assoluzione piena in primo grado nei confronti dell’imprenditore Pierluca Locatelli e dei suoi collaboratori Luca Piero Milesi, Andrea Fusco e Giovanni Rocca. Gli imputati furono giudicati non colpevoli del reato di frode in pubbliche forniture, per i 20 mila metri quadri di materiale da scavo portati in fretta e furia alla Fara: erano stati trasportati d’urgenza - è stato riconosciuto - allo scopo di tamponare la frana e non facevano parte di un contratto di fornitura.
Quindi, niente frode. Il giudice disponeva però in quella sede anche la restituzione degli atti ai pubblici ministeri Laura Cocucci e Franco Bettini, affinché valutassero gli elementi emersi nel corso del processo, relativi alle cause del crollo e a eventuali responsabilità. Ebbene, i magistrati di piazza Dante hanno ottemperato alle indicazioni del giudice e hanno aperto un fascicolo, facendogli tuttavia imboccare in breve tempo l’unica strada possibile a quasi sette anni dai fatti, ovvero quella dell’archiviazione per intervenuta prescrizione.
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