Patrick, due colpi letali alla testa
Ma nessuna ferita da reazione

Due ferite profonde, letali, ai lati della testa. Nessuna ferita da reazione. Patrick Lorenzi quando è morto con ogni probabilità era sedato. E’ possibile che qualcuno gli avesse fatto assumere dei farmaci.E’ quanto emerso dalle prime indiscrezioni riguardanti l’autopsia

Due ferite profonde, letali, ai lati della testa. Nessuna ferita da reazione. Patrick Lorenzi quando è morto con ogni probabilità era sedato. E’ possibile che qualcuno gli avesse fatto assumere dei farmaci.

E’ quanto emerso dalle prime indiscrezioni riguardanti l’autopsia compiuta sul corpo del piccolo trovato morto sul Monte Avaro giovedì notte. A poca distanza era stata anche trovata la mamma Gessica.

Si fa dunque sempre più consistente la pista dell’omicidio-suicidio. L’autopsia è stata eseguita questa mattina alle 10, all’ospedale Papa Giovanni XXIII dal medico legale Luca Tajana, alla presenza anche dell’avvocato di Marco Lorenzi, Vanessa Bonaiti.

Dunque è possibile che Patrick sia morto mentre si trovava sedata, forse in uno stato di incoscienza. Il fatto che non siano state rilevate ferite da reazione confermerebbe questa ipotesi. Per questo motivo l’avv. Bonaiti ha chiesto anche esami tossicologici sul piccolo. I colpi alla testa sarebbero invece stati inferti con una pietra.

L’avv. Bonaiti, parlando con i giornalisti all’esterno dell’ospedale, ha precisato che intende saperne di più sul ruolo dei servizi sociali in questa vicenda. Non è un atto d’accusa contro alcuno, bensì una richiesta di verità su quanto stavano facendo i servizi sociali a favore di questa famiglia e del piccolo Patrick che stando ad alcune voci negli ultimi tempi non aveva mai frequentato la scuola.

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