Penati: «Con il centrosinistra
in Regione si cambia aria»

«Stiamo costruendo un’alternativa al crepuscolo formigoniano. È con il centrosinistra che in Regione si spalancano le finestre e si cambia aria, è il momento di mettere nuovo carburante, dopo che il centrodestra, in 15 anni, non è riuscito a stare al passo del mito e dell’efficienza della Lombardia». Il democratico Filippo Penati ha aperto sabato 16 gennaio alla Casa del giovane la sua campagna elettorale di candidato del centrosinistra alla presidenza del Pirellone.

Alcune idee sono già belle chiare, soprattutto su questione fiscale e «ambientalismo del fare»: «Ridurremo l’addizionale regionale Irpef dello 0,5%, diremo no a una centrale nucleare in Lombardia, sì a uno sviluppo ambientale equilibrato, con Piani cave meno sbilanciati, faremo pressing per la revisione del Patto di stabilità dei Comuni e triplicheremo gli investimenti per il trasporto, soprattutto ferroviario».

Durante il tour lombardo, l’ex presidente della Provincia di Milano sta raccogliendo i compagni di viaggio, e a Bergamo (oltre al segretario regionale del Pd Maurizio Martina, che guiderà la lista bergamasca) incontra la disponibilità di Roberto Bruni.

Bruni corre per «una Regione più vicina agli enti locali e meno parziale: negli anni del mio mandato ho sentito una Regione lontana e schierata. I 2 milioni per Astino sono stati negati quand’ero io sindaco, perché di centrosinistra, ed elargiti ora che in città governa il centrodestra. Certe cose non devono più succedere». Sul tavolo anche il tema delle alleanze. Rotto con Rifondazione («Con cui però manterremo un patto in aula»), Penati tiene aperto il confronto «con l’Idv, i Verdi, i Pensionati, ma anche con Udc e lista Bonino-Pannella».

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