Cronaca / Bergamo Città
Venerdì 28 Marzo 2014
Pirovano: lo «svuota» Province?
«Non resto a fare il parafulmine»
«Resto fino all’8 giugno, quando scadono i cinque anni del mandato che mi è stato dato dai cittadini». È un «no grazie» all’ipotesi di restare in carica fino a dicembre, quello che arriva dal presidente della Provincia Ettore Pirovano il giorno dopo l’approvazione in Senato delle norme che «svuotano» le Province .
«Resto fino all’8 giugno, quando scadono i cinque anni del mandato che mi è stato dato dai cittadini. Poi non ho intenzione di stare a reggere il moccolo a questa bocciofila». È un chiaro «no grazie» all’ipotesi di restare in carica fino a dicembre, quello che arriva dal presidente della Provincia Ettore Pirovano il giorno dopo l’approvazione in Senato delle norme che «svuotano» le Province (in attesa della loro cancellazione dalla Costituzione).
Il testo varato da Palazzo Madama dovrà ora passare (la discussione parte mercoledì) anche alla Camera: se così sarà, per le Province in scadenza quest’anno – tra cui la nostra – non si andrà alle elezioni amministrative, ma si avvierà il percorso per costituire l’ente di secondo livello.
E tra i punti inseriti con il maxiemendamento su cui il governo Renzi ha posto la fiducia c’è il fatto che, per consentire il passaggio, presidenti e Giunte restino al loro posto per sei mesi più del previsto, fino al 31 dicembre, per gestire l’ordinaria amministrazione e gli atti «urgenti e improrogabili». In questa fase, le funzioni del Consiglio provinciale passano nelle mani del presidente. Il tutto «a titolo gratuito».
Pirovano non è proprio dell’idea: «È assurdo sommare in una sola persona le responsabilità che oggi abbiamo in 37, presidente più consiglieri provinciali. Un commissario ha alle spalle il ministero, ha una tutela diversa, delle prerogative. Un presidente no, si troverebbe ridotto a un parafulmine, senza nemmeno le risorse per pagarsi un’assicurazione. Governare una Provincia significa assumere decisioni che hanno un peso, anche in buona fede si possono fare degli errori. Un conto è condividere tutto questo con un Consiglio, tutt’altro è questa cosa che si profila. E non è questione che mi paghino o meno, visto che tra l’altro la gratuità, così come lo scioglimento del Consiglio, sembra scattare subito con l’entrata in vigore della legge, quindi potenzialmente tra pochi giorni».
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