Pm10, sorpresa Lombardia
Per la prima volta è in regola

Regione Lombardia quest’anno non rientra nella procedura di infrazione della Commissione Ue in tema di polveri sottili. La stessa Commissione ha ritenuto molto positiva l’avvenuta adozione del Pria (misure regionali per la qualità dell’aria) e del Bacino padano.

«Siamo sulla strada giusta, ben sapendo che c’è ancora molto da fare» commenta l’assessore regionale all’Ambiente, la bergamasca Claudia Maria Terzi a meno di 24 ore dal via ai divieti antismog che ogni anno, a partire dal 15 ottobre, vengono applicati ai veicoli più inquinanti (circa 600.000 vetture sul territorio regionale). «A luglio era stata aperta una nuova procedura di infrazione in tema di PM10 – spiega l’assessore – la scadenza per la risposta era appunto settembre, ma l’Italia ha avuto una proroga fino a fine ottobre per poter rispondere. Tra le Regioni citate e a cui è stata notificata la messa in mora non c’è, per la prima volta, la Lombardia».

«Un riconoscimento agli sforzi messi in campo dalla Regione – fa notare l’assessore – in particolare, con l’Accordo di programma sulla qualità dell’aria sviluppato con il consenso delle forze sociali, delle imprese e delle autonomie locali, direttamente chiamate a realizzare questo tipo di politiche, applicandone le indicazioni».

«Va anche detto – precisa poi la Terzi – che l’Europa, come da noi richiesto, ha riconosciuto la specificità, non solo morfologica, del Bacino padano non come un alibi, ma come spinta a realizzare quei programmi coordinati e integrati con i soggetti territoriali coinvolti che sono alla base del Pria. L’anno scorso per la qualità dell’aria che respiriamo, Regione Lombardia ha approvato appunto il Pria, un importante strumento di pianificazione e programmazione, che definisce gli obiettivi e contiene misure di riduzione delle emissioni in atmosfera rispetto ai valori limite degli inquinanti».

Il Pria, spiega la titolare regionale dell’Ambiente «prevede investimenti complessivi di oltre 2 miliardi di euro per l’attuazione di 91 misure sulla mobilità e il trasporto su strada, come l’abolizione del bollo auto per tre anni (10 milioni di euro l’anno) su mezzi a bassissimo impatto ambientale, lo sviluppo di un sistema di trasporti integrato, incentivazione dell’energia rinnovabile, attività agricole e forestali, con l’obiettivo di abbattere le emissioni fino al 41 per cento per le polveri sottili (PM 10, PM 2,5) e fino al 49 per cento per gli ossidi di azoto entro il 2020».

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