Precipita per 600 mt sul Bianco
Muore un alpinista di 41 anni

Il corpo senza vita dell’alpinista lecchese Marco Anghileri, 41 anni, disperso da venerdì scorso è stato trovato e recuperato ai piedi del pilone centrale del Freney al Monte Bianco. La salma è stata trasportata a Courmayeur dall’elicottero del soccorso alpino valdostano.

Il corpo senza vita dell’alpinista lecchese Marco Anghileri, 41 anni, disperso da venerdì scorso è stato trovato e recuperato ai piedi del pilone centrale del Freney al Monte Bianco. La salma è stata trasportata a Courmayeur dall’elicottero del soccorso

alpino valdostano. L’uomo è precipitato dalla parete per circa

600 metri.

Marco Anghileri, 41 anni, di Lecco, era impegnato in solitaria nella prima salita invernale della via Jori Bardill sul pilone centrale del Freney al Monte Bianco. Da venerdì si erano interrotti i contatti con lui. L’ultimo avvistamento dell’alpinista risale al tardo pomeriggio di venerdì, in cima al pilone del Freney. Sabato mattina avrebbe dovuto raggiungere la cima del Monte Bianco e poi nel pomeriggio ridiscendere dal versante francese.

L’incidente che ha causato la morte potrebbe essere avvenuto venerdì nel tardo pomeriggio o sera . È quando ipotizzano i soccorritori, incrociando le poche informazioni a disposizione riguardo all’ascensione in solitaria di Anghileri che, prima di cadere,si trovava molto probabilmente a pochi metri dalla vetta.

Marco Anghileri, lascia la moglie Barbara, i figli Carlo e Giulio e i fratelli Sara e Luca. Per il papà Aldino e la mamma si tratta di un secondo duro colpo, che segue alla scomparsa del primogenito Giorgio, anche lui alpinista, avvenuta nel 1997, quando perì in un incidente all’età di 27 anni, travolto da un Tir mentre percorreva in bicicletta la SS36 nel tratto di Isella.

© RIPRODUZIONE RISERVATA