Presidente della Repubblica: si vota
Ma fino a sabato non si farà sul serio

A due settimane dalle dimissioni di Giorgio Napolitano, è in programma dalle 15 di giovedì 29 gennaio la prima votazione per l'elezione del nuovo presidente della Repubblica.

I 1009 grandi elettori depositeranno per la prima volta nell'urna allestita nell'Aula di Montecitorio, la scheda con il nome del loro candidato. Poco prima, alle 13, Matteo Renzi riunirà l'assemblea dei deputati, senatori e delegati regionali del Pd per decidere come votare. E nelle stesse ore, dalle 8 alle 14, i 5 Stelle sceglieranno il loro candidato con le "Quirinarie» on-line, sul blog di Beppe Grillo.

Solo a ridosso del voto, dunque, si conosceranno le indicazioni di tutti i partiti. Ma se, come probabile, Partito democratico, Forza Italia e Area popolare confermeranno la decisione di lasciare la scheda in bianco nelle prime votazioni, lo scrutinio decisivo non dovrebbe arrivare prima di sabato.

Il primo voto di giovedì, così come il secondo e il terzo che dovrebbero svolgersi venerdì, richiedono infatti una maggioranza di due terzi dei grandi elettori, un risultato molto difficile da raggiungere. Sabato mattina, invece, al quarto scrutinio sarà sufficiente la maggioranza assoluta e dunque potrebbe arrivare la fumata bianca. Se però allora nessun candidato raggiungerà i 505 voti necessari, una nuova votazione potrebbe svolgersi sabato pomeriggio. Se neanche il quinto tentativo fosse risolutivo, si potrebbe andare avanti anche la domenica. Ma non è esclusa neanche una pausa di riflessione per favorire l'accordo su un nome e una ripresa del voto lunedì 2 febbraio.

Prima e dopo l'apertura delle urne si annunciano comunque ancora molto intensi gli incontri e i colloqui per trovare un accordo sul nome. Giovedì Renzi dovrebbe rivedere Silvio Berlusconi. E di sicuro alle 13 riunirà i grandi elettori Dem nella sala convegni Roma Eventi di via Alibert, nel centro della capitale.

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