Preso con 30 chili di marijuana sul furgone
Nei guai anche il nipote: altra droga in ditta

Prima è finito in manette lo zio, bloccato dai carabinieri di Cantù con 30 chili di marijuana sul furgone, e poi è toccato al nipote di 31 anni, di Valbrembo, titolare di un’autofficina a Mozzo: il primo è stato portato in carcere a disposizione della magistratura, mentre il secondo, accusato di detenzione di un chilo di marijuana, è stato processato in direttissima. Sotto sequestro, oltre alla droga, anche poco meno di 125 mila euro, scoperti nell’autofficina.

L’intera operazione ha preso avvio da un controllo dei carabinieri di Cantù giovedì mattina – 18 giugno – nei confronti dello zio, mentre si trovava alla guida di una furgone Renault Traffic all’altezza di Casnate con Bernate. Arrestato l’uomo, dato che il Traffic era intestato al nipote, il controllo è stato esteso anche a lui. I carabinieri di Curno hanno scoperto in un magazzino dell’officina un conta banconote e quasi 125 mila euro suddivisi in mazzette e inseriti in buste di cellophane.

Nel parcheggio hanno poi perquisito un furgone (intestato al 31enne) e una Smart (lasciata in riparazione), dopo aver sentito un forte odore di marijuana provenire da due mezzi: nella Smart è stato trovato un chilo di marijuana. In direttissima il giovane si è avvalso della facoltà di non rispondere. Per lui arresto convalidato con la misura dei domiciliari.

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