Primarie, Ghisalberti si presenta:
«Civismo, mobilità e welfare»

Nadia Ghisalberti, capogruppo della lista Bruni-Patto Civico in Consiglio comunale a Bergamo, ha presentato sabato mattina 18 gennaio la sua candidatura a sindaco per le primarie di coalizione del centrosinistra.

Nadia Ghisalberti, capogruppo della lista Bruni-Patto Civico in Consiglio comunale a Bergamo, ha presentato sabato mattina 18 gennaio la sua candidatura a sindaco per le primarie di coalizione del centrosinistra nella sede del Patto Civico in via Palma il Vecchio.

Con l’ex sindaco Roberto Bruni erano presenti anche il concorrente di Ghisalberti alle primarie, ovvero Giorgio Gori (con il quale Ghisalberti aveva polemizzato nei giorni scorsi sottolineando che «la coalizione del centrosinistra vince quando è più ampia possibile», mentre Gori - secondo la capogruppo della lista Bruni-Patto Civico - aveva dato l’impressione di «correre da solo») ed Elena Carnevali, che invece si è tirata fuori dalla competizione elettorale lanciando Gori.

Ghisalberti ha ribadito quali sono i suoi tre capisaldi: mobilità, welfare e civismo. «La politica sta cambiando forma, in particolare a Bergamo, dove il civismo è molto strutturato. Noi siamo una parte fondamentale del centrosinistra che potrà vincere proprio grazie al civismo che nasce in piena crisi dei partiti, ma testimonia come le persone abbiano ancora voglia di partecipare e di credere nella buona politica. La mia storia personale è una storia civica. Nei partiti è tutto diverso».

Parlando di obiettivi concreti, la candidata ha nuovamente sottolineato che «la mobilità è fondamentale. Il patto di stabilità ci penalizza fortemente, ma davanti a grandi opere di cui ha bisogno il territorio - e penso alla realizzazione sulla linea ferroviaria della metropolitana da Seriate a Ponte San Pietro e il collegamento tra Orio, Bergamo e Milano - occorre almeno cominciare a riprogettarle, così quando i fondi saranno disponibili saremo già pronti. Anche con risorse più limitate, si può procedere con l’estensione delle isole pedonali e la rete delle ciclabili».

Grande attenzione anche al welfare: «Le risorse più scarse richiedono un ripensamento del Welfare municipale: non basta conservare l’esistente come dice Tentorio, bisogna ripensare i modelli, lavorando su azioni mirate e nuove povertà e non più su interventi generalizzati. Sarà molto importante rafforzare e valorizzare le reti nei quartieri».

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