«Proroga dell’emergenza fino al 30 aprile»
Speranza: area gialla, stop spostamenti regioni

«Il governo ritiene inevitabile prorogare al 30 aprile lo stato di emergenza che scade il 31 gennaio». Lo comunica il ministro della Salute, Roberto Speranza.

«Quando tutti i parametri peggiorano contemporaneamente abbiamo l’obbligo di prendere nuove misure proporzionali al rischio di una diffusione incontrollate. Il governo ritiene inevitabile prorogare al 30 aprile lo stato di emergenza che scade il 31 gennaio, questo passaggio consente all’architettura istituzionale dell’emergenza di continuare a esercitare le sue funzioni». Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, nel corso delle comunicazioni in Aula sulle ulteriori misure per fronteggiare l’emergenza da Covid-19.

«Abbiamo avviato il lavoro per la stesura del nuovo dpcm, prevediamo una conferma delle misure già vigenti e del modello per fasce differenziate che ci ha consentito di abbassare la curva tra novembre e dicembre. È inoltre intenzione del governo confermare il divieto di spostamenti anche tra regioni in zona gialla, ridurre gli assembramenti negli spazi antistanti locali pubblici attraverso la limitazione dell’asporto per i bar a partire dalle 18, confermare l’indicazione di poter ricevere a casa massimo due persone non conviventi e stabilire l’ingresso in area arancioni di tutte le regioni a rischio alto» ha spiegato il ministro che ha commentato anche la situazione politica.

«Vivo con preoccupazione le tensioni di questi giorni, voglio rivolgere a tutti un accorato messaggio di responsabilità per l’unità, mi rivolgo con lo stesso spirito a maggioranza e opposizione, siamo all’ultimo miglio, ad un passaggio delicato e decisivo per vincere questa battaglia contro questo nemico invisibile, adesso serve uno sforzo unitario, una leale collaborazione a Roma come in tutte le Regioni» ha commentato e ha parlato di vaccini: «Lasciamo fuori dalla polemiche politiche la campagna di vaccinazione lo dico con lo stesso spirito a maggioranza e opposizione. Non macchiamola con polemiche che fanno male a tutti. Unità, unità, unità» ha detto.

«Siamo ragionevolmente fiduciosi che un aumento delle dosi disponibili avverrà in tempi non lunghi, aspettiamo fiducioso certi che Ema e Aifa non perderanno neanche un giorno nel loro lavoro. Vogliamo correre ma dobbiamo farlo nell’assoluta sicurezza, ecco perché dobbiamo dare agli scienziati tutto il tempo necessario per completare il loro lavoro».

E poi: «A chi ha dubbi sui vaccini dobbiamo rispondere con la trasparenza, l’evidenza scientifica e la capacità di ascolto e dialogo, non con gli insulti o con una guerra ideologica tra fan della scienza e primitivi delle caverne».

Al termine di «questa prima fase - ha concluso Speranza - avremo raggiunto tre obiettivi molto importanti: mettere in sicurezza il personale sanitario che è la prima linea, mettere in sicurezza ospedali e le Rsa, e mettere in sicurezza i nostri anziani che sono stati quelli più duramente colpiti».

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