Prove di salvataggio dopo la valanga
A Cusio si studia come scavare nella neve

Lo scenario di un intervento di soccorso in valanga è fra i più complessi da gestire e l’utilizzo di tecniche e metodologie all’avanguardia può determinare la sopravvivenza delle persone coinvolte. Sabato 15 marzo 2014, ai Piani dell’Avaro, a Cusio, giornata di studio sulle procedure di scavo.

Lo scenario di un intervento di soccorso in valanga è fra i più complessi da gestire e l’utilizzo di tecniche e metodologie all’avanguardia può determinare la sopravvivenza delle persone coinvolte.

Sabato 15 marzo 2014, ai Piani dell’Avaro, nel territorio di Cusio, in Valle Brembana , si svolgerà una giornata di studio sulle procedure di scavo, a cura dello SVI (Servizio valanghe italiano) del CAI (Club alpino italiano).

Si tratta di un tavolo tecnico, a cui partecipano organizzazioni rappresentative di specifiche competenze alpinistiche: CNSASA (Commissione nazionale scuole di alpinismo e sci-alpinismo del CAI), SAGF (Soccorso alpino Guardia di Finanza), AGAI (Associazione guide alpine italiane), CAA (Canadian avalanche assotiacion), AINEVA (Associazione interregionale neve e valanghe) e CNSAS (Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico).

L’evento è coordinato dal tecnico SVI, dott. Alessandro Calderoli, che è anche tecnico del Soccorso alpino; sarà presente Maurizio Lutzenberg, in qualità di esperto e di rappresentante della SNATE (Scuola nazionale tecnici) del CNSAS.

La finalità è quella di acquisire nuovi dati attraverso nuove osservazioni. Lo stage proporrà l’esecuzione di una serie di cinque scavi, orientati al raggiungimento e alla pronosupinazione (una particolare manovra, svolta secondo precise procedure) di appositi manichini, sepolti sotto il manto nevoso. Gli operatori applicheranno diverse procedure, conosciute e prestabilite, presentate durante un briefing introduttivo. Durante le prove, un tutor raccoglierà informazioni e dati sui metodi di scavo, sui tempi, sulla densità della neve e altri parametri indicati: tutto questo lavoro confluirà in una scheda tecnica, che diventerà oggetto di studio.

Il fattore tempo è sempre decisivo nell’intervento in valanga e spesso bastano pochissimi minuti per salvare la vita di chi è travolto dalla massa nevosa. Nuovi strumenti e nuove tecniche, abbinate a un percorso costante di formazione ed esercitazione, possono aumentare di molto le probabilità di un esito positivo.

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