«Riduzione estiva delle corse
Il trasporto pubblico non esiste più»

«Vi scrivo per portare alla vostra attenzione la nuova riduzione indiscriminata delle corse extraurbane messa in atto dalla Sab con l’orario estivo 2015. Ad ogni stesura dei nuovi orari le corse vengono ridotte, su tutte le linee extraurbane.

« Nel dettaglio vi porto l’esempio della linea Zandobbio-Cenate Sopra-Cenate Sotto-Bergamo che mi coinvolge direttamente abitando a Cenate Sotto. A partire dall’8 giugno e fino al 12 settembre ci sarà una sola corsa alle 6,31 in direzione Bergamo e una alle 17,20, quella di ritorno, in direzione Zandobbio. A seguito di quest’ulteriore riduzione, i paesi di Cenate Sotto e Cenate Sopra saranno di fatto privati della possibilità di usufruire del trasporto pubblico locale. Si tratta di due comuni con oltre 6.000 residenti e a soli 15 km da Bergamo centro (non parliamo di paesini di montagna con 40 abitanti, peraltro degni di attenzione)».

«Il risultato di questo isolamento indotto dalla Sab impatterà sia chi a Bergamo ci deve andare tutti i giorni per lavoro; gravando significativamente in termini di costi (nel mio caso sarò costretto a utilizzare due automobili al giorno, la mia e quella di mia moglie), sia chi a Bergamo ci si deve recare occasionalmente, e in molti casi non è neppure in possesso di auto e/o patente (giovani ed anziani in particolare)».

«Questa riduzione delle corse extraurbane, si verifica poi in un contesto che vede Bergamo costantemente presente nella top ten delle città più inquinate d’Italia. Situazione che ha portato il Comune a intraprendere significative e costose iniziative volte al contenimento delle emissioni inquinanti; vedasi l’iniziativa che ha portato all’installazione di pannelli fotovoltaici sugli edifici pubblici, alla costruzione della linea tranviaria Bergamo- Albino, e di tutti i vari propositi per migliorare la qualità dell’aria e la riduzione del traffico in città».

«Forse sarà il caso di inserire oltre al contatore del risparmio di emissioni di co2 (presente nel piazzale degli Alpini), quello dell’aumento delle stesse derivanti dal maggior afflusso di automobili per effetto di un trasporto pubblico che non esiste più, ma che dovrebbe essere a tutti gli effetti un diritto per tutti i cittadini».

Stefano Zanetti

© RIPRODUZIONE RISERVATA