Rovetta, celebrazioni senza tensioni

No scontri, Forza Nuova lancia volantini

Dopo il prologo di sabato a Lovere, l’appuntamento domenica 25 maggio è a Rovetta. Nella mattinata, al cimitero, si è svolta la Messa per ricordare i 43 militi della Tagliamento fucilati dai partigiani.Nella mattinata, fortunatamente, non si sono registrati disordini e tensioni.

Dopo il prologo di sabato a Lovere, l’appuntamento domenica 25 maggio è a Rovetta. Nella mattinata, al cimitero, si è svolta la Messa per ricordare i 43 militi della Tagliamento che il 28 aprile 1945, dopo essersi arresi, vennero fucilati dai partigiani. Il processo per quell’eccidio si concluse nel 1951 e la sentenza stabilì che gli imputati non erano colpevoli perché la fucilazione fu un’azione di guerra. Per i Ribelli della Montagna, «quello di Rovetta è diventato il più importante assembramento di neofascisti in Italia: è ora che le autorità ne decretino la fine» hanno dichiarato.

Nella mattinata, fortunatamente, non si sono registrati disordini e tensioni. La polizia e i carabinieri hanno creato una sorta di separazione tra igli organizzaotiri della cerimnia e i i rappresentanti dell Anpi e dei ribelli della Montagna.

Intorno alle 11.30 qualche momento di tensione con il lancio di alcuni volantini da parte di due rappresentanti di Forza Nuova, subito fermati e identificati.Durante la sfilata dei reduci fascisti e dei neosimpatizzanti, i partigiani hanno fatto sentire la loro voce attraverso alcuni canti storici, tra cui «Bella Ciao», che hanno coperto il discorso di Stelvio Dal Piaz, reduce combattente.

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