Ryanair spariglia le carte
«Corteggiati da Linate e Malpensa»

Michael O’Leary è un personaggio decisamente istrionico e sopra le righe, provocatorio quanto si vuole, ma parla decisamente chiaro.

E così, presentando la nuova offerta invernale della compagnia irlandese leader del mercato low cost a Roma, ha confessato che «gli aeroporti di Linate e Malpensa ci stanno corteggiando e noi stiamo valutando». La notizia è di quelle destinate a fare discutere, e per più di un motivo, soprattutto dalle parti di Orio al Serio.

Linate e Malpensa sono difatti controllate dalla milanese Sea, che a sua volta detiene il 30,98% di Sacbo, società che gestisce lo scalo di Orio al Serio. Dove Ryanair detiene qualcosa come l’80% del mercato: il che ne ha fatto il primo scalo low cost d’Europa , escludendo quelli britannici di Londra Stansted e Dublino. Con il quale Orio si gioca sovente la seconda posizione in classifica.

Sea non è nuova a corteggiamenti del genere, con Ryanair ci ha già provato diverse volte in passato (e analogo atteggiamento hanno avuto gli irlandesi, va ricordato, soprattutto dopo il dehubbing di Alitalia su Malpensa), e non solo: due anni fa sono volati gli stracci con Sacbo quando ha provato a convincere vanamente Dhl a lasciare Orio, come in passato tra l’altro fatto da Tnt Traco e (parzialmente) Wizzair.

In più i rapporti tra Sacbo e Sea sono discretamente tesi in questi ultimi tempi, da quando cioè i milanesi hanno espresso la propria contrarietà all’ipotesi di una gestione comune con Verona e (soprattutto) Venezia dello scalo bresciano di Montichiari. Per questo le parole di O’Leary non faranno altro che accendere gli animi.

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