Scuole paritarie cattoliche
Il calo soprattutto in città

Conciliare valori e numeri. È lo sforzo della scuola cattolica bergamasca che incontra il vescovo Francesco Beschi per il convegno annuale che riunisce giovedì 6 febbraio alle 16,45 dirigenti, docenti e genitori all’istituto delle Orsoline di Somasca in via Broseta.

Conciliare valori e numeri. È questo lo sforzo della scuola cattolica bergamasca che incontra il vescovo Francesco Beschi per il convegno annuale che riunisce giovedì 6 febbraio alle 16,45 dirigenti, docenti e genitori all’istituto delle Orsoline di Somasca in via Broseta.

«Parleremo di contenuti - spiega monsignor Vittorio Bonati delegato per la scuola - e soprattutto degli esiti educativi della scuola cattolica. Sarà un genitore a parlarne, perché la famiglia è coprotagonista dell’azione educativa, che manifesta a partire dalla scelta stessa della scuola cattolica. Va affermato che tutta la scuola, anche statale, ha bisogno di più investimenti, e insieme di una verifica e valutazione della propria efficienza e efficacia, nella quale la scuola cattolica dovrebbe eccellere».

Se i contenuti sono saldi, i bilanci, sotto la pressione della crisi, traballano. Le iscrizioni, soprattutto nelle scuole superiori della città, calano. È il segmento più a rischio perché le rette sono più alte, l’offerta statale ampia e il finanziamento alle paritarie ancora molto ridotto rispetto ai costi, che si scaricano perciò sulle famiglie.

«I dati ci dicono - continua don Bonati - che primarie e medie mantengono sostanzialmente le iscrizioni dello scorso anno. Per i più piccoli le famiglie sono ancora disposte a fare un sacrificio». In questa fascia d’età, dove ancora c’è bisogno di una presenza adulta, non è neppure trascurabile il servizio che la scuola cattolica offre alle famiglie: tempo pieno, compiti, attività integrative.

Per le superiori il discorso è diverso: magari a malincuore prevalgono le preoccupazioni economiche sulla scelta educativa. Guardando infatti al settennio scolastico 2007-2008 e 2013-2014, le primarie passano complessivamente da 4.526 a 4.353 alunni, con le 23 scuole sostanzialmente stabili. Nelle medie si registra addirittura un aumento da 2.709 a 2.962 alunni con aumenti consistenti nel settennio soprattutto per Capitanio, Imiberg, La Traccia di Calcinate, la Sacra Famiglia di Seriate, il Murialdo di Valbrembo e il Sacro Cuore di Villa d’Adda, Maria consolatrice di Calusco. Rispetto allo scorso anno, invece, mostrano aumenti di qualche consistenza solo le Orsoline di Somasca e le medie del Seminario.

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