Senato, Ignazio La Russa eletto presidente con 116 voti

Parlamento. Ignazio La Russa ha assunto la presidenza del Senato salendo sul più alto scranno di Palazzo Madama.

Ignazio La Russa è il presidente del Senato con 116 voti. I senatori presenti sono stati 187, i votanti 186, la maggioranza richiesta era di 104 voti. La Russa ne ha ottenuti 116, Segre 2, Calderoli 2, le schede bianche sono state 66. L’esponente di FdI ha portato un mazzo di rose bianche per Liliana Segre. Applausi dai banchi del centrodestra, Forza Italia compresa (gran parte di FI non ha votato). Applausi più tiepidi anche dai banchi dell’opposizione. La presidente della seduta Liliana Segre, dopo aver proclamato il risultato delle elezioni, ha sospeso la seduta.

«Qualcuno di voi ha avuto l’occasione di conoscermi, di apprezzarmi, alcuni meno, lo capisco – ha detto il neo presidente in aula –. Ma l’agone politico ci porta a un confronto anche battagliero e teso. Ho però la speranza in cuor mio di sapere che chi mi ha conosciuto in ruoli istituzionali abbia potuto apprezzare il mio totale rispetto delle istituzioni. E io, quando sono chiamato a ruoli sopra le parti posso assicurare l’assoluta dedizione e dico che sarò inflessibile nel difendere i diritti della maggioranza e dell’opposizione nella stessa identica maniera». « Ho cominciato a far politica appena nato, mio padre faceva politica, aveva la sue idee mai rinnegate. Io ho iniziato nelle organizzazioni giovanili, nei momenti della contestazione, della violenza, della resistenza al terrorismo. Una frase mi ha sempre ispirato su come comportarmi, una frase di un presidente di estrazione non proprio come la mia: Sandro Pertini. “Nella vita è necessario sapere lottare non solo senza paura, ma anche senza speranza”. E io aggiungo che la lotta serve non solo quando pensi di poter vincere, ma anche quando pensi valga la pena di essere vissuta».

«Umanità è respingere violenza e sopraffazione, difendere diritti legalmente riconosciuti» e combattere la violenza «su minori e donne che è lo squallore della società. Violenze che devono essere più che combattute, oltre che combattute: vanno prevenute». Lo ha detto nel suo discorso di insediamento in Aula il presidente del Senato Ignazio La Russa. «Ogni fragilità ci riguarda e ci interpella», ha aggiunto. «Noi non dobbiamo chiedere ad altri ma a noi stessi cosa realizzare per stare accanto a chi è debole. Per chi è debole - ha concluso - il posto non è in fondo ma in prima fila».

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