Sgomberati, i rom tornano dopo 3 giorni
«Non abbiamo soldi e nessuno ci aiuta»

Sono una trentina i rom accampati alla ex Molini Moretti, l’area dismessa che si trova nel quartiere di Campagnola a Bergamo, gli stessi che il 30 marzo la polizia locale del Comune di Bergamo aveva fatto sgomberare per occupazione abusiva degli stabili abbandonati.

All’interno dell’area, utilizzata come accampamento temporaneo, tra rifiuti, sporcizia e resti della vecchia fabbrica, gli zingari hanno costruito dei rifugi con materiali di fortuna, posti letto dove trascorrere la notte. In quest’area dismessa, in condizioni precarie e malsane vive insieme agli altri, Jeny, una donna rom incinta all’ottavo mese, la quale afferma che qui in Italia non c’è lavoro e che la sua intenzione e quella degli altri rom è di fermarsi ancora una settimana in Italia, elemosinare i soldi necessari per il viaggio, 80 euro, e poi ritornare in Romania.

«Non abbiamo soldi, qui nessuno ci aiuta», afferma Amet Ismail, un ragazzo rom di 18 anni. Memet Mustafà è l’unico del gruppo a parlare meglio l’italiano rispetto agli altri e spiega come molti di loro abbiano provato a rivolgersi ai servizi sociali ma «accettano solo uomini separati dalle donne – spiega – e noi non possiamo separarci dalle nostre compagne».

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