Stagione influenzale addio
È stata la più mite dal 2003

La stagione influenzale volge ormai al termine e si possono già tracciare dei bilanci. Quella che si sta per concludere è infatti una delle stagioni più miti degli ultimi 10 anni, con un picco di incidenza inferiore a quello osservato nella maggior parte delle precedenti stagioni influenzali.

La stagione influenzale volge ormai al termine e si possono già tracciare dei bilanci. Quella che si sta per concludere è infatti una delle stagioni più miti degli ultimi 10 anni, con un picco di incidenza inferiore a quello osservato nella maggior parte delle precedenti stagioni influenzali, anche se con un periodo epidemico di maggiore durata, come emerge dall’ultimo bollettino Influnet dell’Istituto superiore di sanità (Iss).

Il numero di casi nell’ultima settimana, in calo, ha visto un’incidenza di 2,52 casi per mille assistiti, per un totale di circa 150mila casi stimati e 4,09 milioni dall’inizio della sorveglianza influenzale. I più colpiti rimangono ancora i bambini sotto i 5 anni, con 7,20 casi per mille assistiti, seguiti da quelli tra i 5 e 14 anni con 4,38 casi, la fascia 15-64 anni con 2,12 casi e infine gli over 65 con 1,01 casi per mille assistiti. In alcune regioni il livello di incidenza è tornato ai livelli di base. In particolare in quelle del Nord, come Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Liguria, oltre a Puglia e Sardegna, il periodo epidemico dell’influenza è finito. «È stata una stagione relativamente mite - commenta Stefania Salmaso, direttore del Centro Nazionale di Epidemiologia dell’Iss - anche se con oltre 4 milione di casi, che comunque non è un risultato di poco. Diciamo che dopo la stagione del 2005-2006, questa potrebbe essere la più mite degli ultimi 10 anni.

C’è stata una minore circolazione e una minore virulenza delle forme influenzali per le persone sane, anche se per le persone a rischio l’influenza può sempre essere pericolosa. Senz’altro a questa stagione più “buona” ha contribuito il fatto che non hanno circolato ceppi nuovi del virus». Dall’inizio della sorveglianza, secondo il bollettino Flunews, sono stati segnalati 76 casi gravi e severi di influenza confermata, dieci dei quali di persone decedute. Il 79% dei casi gravi ed il 70% dei decessi presentava almeno una patologia cronica pre-esistente, una era una puerpera di 28 anni, altro, un ragazzo di 13 anni i cui fattori di rischio non sono noti ed a un individuo che non presentava fattori di rischio. È stato segnalato anche un caso grave in una donna al 6° mese di gravidanza. «Potranno esserci altre affezioni di tipo respiratorio - conclude Salmaso - anche di tipo allergico, ma meno gravi».

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