Stazione, nuove idee per il piazzale?
Proviamo a dare un’occhiata in Europa

Palafrizzoni ha annunciato l’intenzione di mettere mano a piazzale Marconi: nelle scorse settimane i nostri lettori hanno dato diversi suggerimenti che il Comune pare intenzionato a recepire. Ma qualche spunto potrebbe arrivare anche da altre città europee.

Sperando che la toppa non sia peggiore del buco, Palafrizzoni ha annunciato l’intenzione di mettere mano a piazzale Marconi, il cui restyling convince davvero poco. Il quadro sarà sicuramente più chiaro a lavori della stazione ultimati, perché sicuramente il cantiere non aiuta ad avere una percezione più completa dell’area, che suscita comunque diverse perplessità.

Nei mesi scorsi su questo sito abbiamo chiesto ai lettori di suggerire le possibili migliorie all’area: ne sono usciti diversi spunti interessanti e non polemici. La conferma della strategicità di un’area che , in fin dei conti , rappresenta un biglietto da visita per chiunque arrivi in città. Il Comune stesso ha affermato che nella ridefinizione dell’area terrà conto dei suggerimenti emersi dai lettori.

Ma siccome a copiare bene non c’è nulla di male, in Europa ci sono diversi esempi interessanti di sistemazione di aree di stazioni: alcune decisamente di livello (Santiago Calatrava a Liegi) e fuori scala per Bergamo, altri più a portata della nostra città. C’è chi per rivitalizzare l’area ha scelto di puntare massicciamente su insediamenti di natura commerciale: è il caso della francese Orlèans, che ha recentemente concluso un massiccio e avveniristico progetto di restyling della stazione, preceduto però già da anni da insediamenti commerciali (compreso un cinema) nella struttura

Sempre la cittadina francese offre interessanti spunti di integrazione tra treno e tram, tema decisamente caldo anche a Bergamo, dove quello delle Valli fa capolinea a pochi metri dalla ferrovia, ma i due vettori sono mezzi assolutamente non in dialogo funzionale tra loro. Molte città hanno invece fatto una scelta diversa, come la tedesca Erfurt che li mette direttamente in relazione (a Rostock la linea tranviaria passa addirittura sotto la stazione), e anche questa scelta ha dei riflessi sugli assetti dell’area della stazione. Sempre in Germania, Brema ha invece scelto la strada del rigore e della semplicità nella sistemazione del piazzale, puntando su un interscambio classico con il tram.

L’area della stazione di Bergamo è ora caratterizzata da una spianata, che di per sé non è necessariamente un problema: città come la belga Bruges o le inglesi Milton Keynes (simbolo delle new town inglesi) o Sheffield hanno fatto scelte analoghe, ma con elementi in grado di dare una certa caratterizzazione. Spazi intermodali marcati, postazioni per biciclette, percorsi immediatamente riconoscibili. Nel caso di Sheffield si è scelta una strada decisamente estrema: nella città dell’acciaio (steeltown, la chiamano i locali...) i progettisti hanno inventato una curiosa fontana a muro che dialoga con la vittoriana stazione. L’effetto è discusso e anche discutibile, ma il progetto ha vinto un importante premio d’architettura nazionale.

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