Stop agli straordinari per un mese dal 23
Sindacati contro le Poste «paralizzate»

Dal 23 aprile al 23 maggio sciopero delle prestazioni straordinarie aggiuntive in tutti gli uffici postali della Lombardia. Lo hanno proclamato i sindacati di categoria, a sostegno della vertenza sulla carenza degli organici.

«Dopo la chiusura negativa del confronto con l’azienda, l’assoluta mancanza di risposte ai molti problemi da noi evidenziati - sottolinea Giuseppe Marinaccio, segretario generale Cisl Poste Lombardia - ha portato a una condizione operativa insostenibile negli uffici postali sia per i dipendenti che per gli utenti, raggiungendo livelli di criticità insopportabili, con un’azienda ferma e paralizzata da circa un anno».

Le carenze di personale negli uffici postali con innumerevoli postazioni vuote, i distacchi e le trasferte sempre maggiori, le convocazioni per corsi di formazione e per svariati altri motivi oltre l’orario d’obbligo, l’aumento dei tempi di attesa in coda e le improvvise immotivate quotidiane chiusure di uffici, soprattutto nei piccoli Comuni, secondo la Cisl Poste lombarda sono la «dimostrazione evidente di una diffusa carenza strutturale negli organici alla quale l’azienda intende in parte sopperire con chiusure e razionalizzazioni di uffici, peraltro momentaneamente sospese in seguito alle azioni sindacali ed alle forti contestazioni dei sindaci e delle popolazione delle comunità coinvolte».

Nei primi mesi del 2015 si sono già registrate circa 70 fuoriuscite di personale. «Delle 8.000 assunzioni propagandate dall’amministratore delegato nel piano d’impresa - sottolinea Marinaccio - nel 2015 ne sarebbero previste in Lombardia solo un ventina e solo nelle attività commerciali, non agli sportelli dove si registrano le maggiori carenze di personale con difficoltà nell’offerta dei servizi».

Di fronte all’assenza di riposte adeguate da parte dell’azienda i sindacati hanno dunque proclamato un’ulteriore azione di mobilitazione della categoria con un mese di astensione delle prestazioni straordinarie ed aggiuntive e non escludono la successiva proclamazione dello sciopero generale con chiusura di tutti gli uffici postali della regione.

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