Stop all’Iva, taglio al cuneo e cashless
Per le famiglie 600 milioni in manovra

Stop totale agli aumenti Iva, 3 miliardi per ridurre il cuneo fiscale sui lavoratori dipendenti, piano cashless con un decalage del tetto dei contanti a 1.000 euro in tre anni e l’arrivo di un pacchetto «superbonus» per chi usa le carte.

Una lunga maratona notturna sblocca l’impasse del governo sulla legge di bilancio e il decreto fiscale. Arriva il via libera salvo intese. Dopo un Consiglio dei ministri di quasi sei ore, il premier Giuseppe Conte e il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri si mostrano stanchi ma soddisfatti: arriva una manovra da circa 30 miliardi, con lo stop all’aumento dell’Iva, tre miliardi per tagliare le tasse ai lavoratori, 600 milioni per la famiglia, la fine del superticket da settembre 2020 e il piano di lotta all’evasione Italia cashless voluto da Conte. La reazione dei mercati è positiva, con lo spread che cala a 131 punti, toccando i minimi da maggio 2018. Ecco i punti salienti della manovra:

Niente rialzi dell’Iva nel 2020

L’Iva non aumenterà e non sarà nemmeno rimodulata. I rincari sono stati completamente sterilizzati, ma l’eredità sul 2021, per quanto ridotta rispetto ai quasi 29 miliardi previsti rimane a 18 miliardi. Se ne parlerà ad ottobre del prossimo anno.

Fondo per il cuneo fiscale

Le tasse a carico dei lavoratori diminuiranno per un totale di 3 miliardi l’anno prossimo, per arrivare a regime a un taglio di 6 miliardi. Le modalità vengono rimandate però ad un provvedimento successivo alla manovra (come accadde per reddito di cittadinanza e Quota 100).

Piano cashless, calo graduale del contante

Meno contante con un superbonus da 3 miliardi, una sorta di «regalo della Befana» che verrà pagato nel 2021 a chi fa specifiche spese utilizzando la carta. Nonostante le tensioni interne alla maggioranza, scenderà il tetto al contante ma gradualmente: passerà da 3.000 a 2.000 euro nel 2020 per poi arrivare a 1.000 euro a regime due anni dopo. Con il decreto fiscale arriva una lotteria con estrazioni e premi speciali per le spese pagate con la carta di credito o il bancomat, insieme a sanzioni per chi non accetta questo tipo di pagamenti.

Lotta all’evasione

Il dl fisco mette in campo politiche di contrasto all’evasione e alle frodi fiscali in più settori. Sul carcere per gli evasori il viceministro all’Economia, Antonio Misiani, annuncia un inasprimento delle pene per i grandi evasori da 6 a 8 anni. Si introducono misure per contrastare l’illecita somministrazione di manodopera e l’aggiramento della normativa contrattuale in tema di appalti da parte di cooperative o imprese fittizie. Si rafforzano le misure contro le frodi nel settore dei carburanti. Si implementa il contrasto all’evasione e all’illegalità nel settore dei giochi, attraverso l’istituzione del registro unico degli operatori del gioco pubblico e il blocco dei pagamenti per i soggetti che operano dall’estero senza concessione, anche attraverso l’istituzione dell’agente sotto copertura.

Famiglie, fondo da 600 milioni

Il governo promette un complesso Family act di razionalizzazione e semplificazione delle misure esistenti e per ora destina a favore delle famiglie 600 milioni, base per arrivare all’assegno unico per i figli. Negli stanziamenti rientrano anche sconti per gli asili nido a partire da settembre, con l’azzeramento della retta per i redditi bassi.

Addio al super ticket

La cancellazione del superticket in sanità partirà dalla seconda metà del 2020, con uno stanziamento di poco più di 160 milioni di euro. Il Fondo sanitario aumenta di 2 miliardi.

Arriva il bonus facciate

Si arricchiscono le detrazioni per le ristrutturazioni. Viene introdotta per il 2020 una detrazione per la ristrutturazione delle facciate esterne degli edifici (il «bonus facciate») per dare un nuovo volto alle nostre città. Vengono prorogate le detrazioni per la riqualificazione energetica, gli impianti di micro-cogenerazione e le ristrutturazioni edilizie, oltre a quelle per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici di classe energetica elevata a seguito di ristrutturazione.

Imprese 4.0 e sconti a chi investe

Si stanziano le risorse necessarie a proseguire gli incentivi del programma «Industria 4.0» e altri strumenti di innovazione: tra questi il Fondo centrale per le piccole e medie imprese; il super e l’iper ammortamento (per beni tecnologici, software ed economia circolare); il rifinanziamento della legge Sabatini.

Pensioni, resta quota 100

Confermate Ape Social e «Opzione Donna». Ha vinto la linea M5S per non toccare quota 100, senza prevedere dunque diverse finestre di uscita.

Le tasse in più: plastica, giochi e affitti

La tassa sugli imballaggi varrà 800 milioni l’anno prossimo e 1,4 miliardi a regime. Arriva subito la digital tax con incassi stimati intorno ai 600 milioni. Il Preu su giochi aumenta ancora, con previsioni di gettito di circa 560 milioni. Viene istituito un bollo da 2,4 euro a pagina sui certificati penali, mentre aumentano le imposte catastali e ipotecarie per le transazioni immobiliari tra privati. Scendono invece per quelle tra società. Allo studio il passaggio della cedolare secca sugli affitti a canone concordato dal 10% al 12,5%: nel caso in cui non ci fosse stato un intervento in manovra, l’aliquota sarebbe tornata al 15%, cioè al livello precedente al taglio «temporaneo» introdotto nel 2014.

Spending review di 2,7 miliardi

La stretta sulla spesa pubblica trova nuovo slancio, mentre le agevolazioni fiscali saranno rimodulate dopo una certa soglia di reddito, scendendo progressivamente dal 19% a zero. Salvi solo gli sconti sui mutui

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