Strade, la strage non si ferma:
59 morti nel 2013, anno nero in A4

È tornato a salire – sia pure di poco – il numero delle vittime della strada in Bergamasca. Nel 2012 lungo la rete della nostra provincia c’erano stati 58 morti e si era toccato il minimo storico dal 2000: lo scorso anno le cronache hanno dato conto di 59 vittime.

È tornato a salire – sia pure di poco – il numero delle vittime della strada in Bergamasca. Nel 2012 lungo la rete della nostra provincia – strade statali, provinciali, comunali e il tratto della A4 da Milano a Brescia – c’erano stati 58 morti e si era toccato il minimo storico dal 2000: lo scorso anno le cronache de L’Eco di Bergamo hanno dato conto di 59 vittime.

Se si leggono questi dati nel ristretto arco di tempo dell’ultimo triennio, siamo sicuramente di fronte a una battuta d’arresto, se invece si prende in esame il periodo 2000-2013 non si può che constatare una sostanziale tenuta dei risultati raggiunti.

Si è infatti partiti dalle 168 vittime del 2000 per arrivare alle 59 dello scorso anno. La discesa è stata progressiva, ma non continua: ci sono state infatti alcune preoccupanti interruzioni con inattesi picchi di mortalità sulle strade.

Esaminando i dati del 2013 e raffrontandoli con quelli degli anni precedenti, tuttavia, emergono altri preoccupanti dati: un’impennata della mortalità lungo la A4 e un aumento del numero delle vittime nei mesi estivi (tra giugno e settembre). La supertrafficata Milano-Bergamo-Brescia dopo anni di segno meno, nel 2013 ha visto un’impennata con 8 vittime.

Un bilancio reso particolarmente drammatico dall’esito di un incidente in seguito al quale hanno perso la vita tre persone (una è morta sul colpo, una 24 ore dopo lo schianto e la terza a distanza di dodici giorni). Era dal 2008 che non si registrava un incidente con così tante vittime lungo il nostro tratto della A4.

Per il comandante della polizia stradale, Mirella Pontiggia, fra le cause principali c’è il fattore umano.

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