La studentessa morta di meningite
Due ambulatori per vaccinarsi in ateneo

Verranno aperti all’Università di Brescia per consentire agli studenti che lo desiderano di vaccinarsi: lo annuncia l’assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera.

«Apriremo due ambulatori all’Università di Brescia proprio per consentire a tutti gli studenti che lo desiderano di vaccinarsi, o gratuitamente o con il copagamento, per poche decine di euro nelle prossime settimane». Lo ha spiegato l’assessore al Welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera, parlando del caso di Veronica Cadei, 19 anni, studentessa universitaria morta di meningite a Brescia su cui la Procura ha aperto un’indagine, a margine dell’inaugurazione dell’anno accademico della Humanitas University. Gli studenti potranno vaccinarsi «senza chiamate, senza liste di attesa ma andando in alcuni giorni che comunicheremo all’università. È una offerta in più – ha aggiunto –: visto quello che è successo diamo la possibilità di un accesso veloce per vaccinarsi a tutti gli studenti».

Intanto si attende l’esito dell’autopsia in corso nella giornata di giovedì 5 dicembre agli Spedali civili di Brescia l’autopsia sul corpo della 19enne di Villongo stroncata dalla meningite lunedì notte a Brescia. La Procura ha iscritto nel registro degli indagati sette medici con l’accusa di omicidio colposo. Atto dovuto quello della magistratura per permettere tutti gli accertamenti medici necessari. I medici indagati sono professionisti che hanno preso in carico la paziente dal momento dell’arrivo al pronto soccorso fino al decesso. «Aspettiamo con serenità le indagini e gli approfondimenti, mi sembra un atto dovuto – spiega Gallera –. La meningite è una malattia che si contiene con le vaccinazioni, infatti invitiamo tutti a vaccinarsi, anche gli adulti. Noi abbiamo il sistema del copagamento, che consente a coloro che sono al di fuori della offerta gratuita vaccinale e che hanno più di 16 anni, di potersi vaccinare a prezzi molto contenuti» ha concluso.

Fatelo perché é l’unico modo che abbiamo per contrastare e combattere queste malattie che sono fulminanti. Ogni anno abbiamo circa tra le 20 e le 30 persone che vengono colpite da meningite e alcune di queste tra le 9, 10 o 15 muoiono, è un dato fisiologico molto contenuto ma con cui dobbiamo fare i conti».

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