Sul «buco» dell'Irealp
interpellanza del Pd

Il gruppo regionale del PD presenta un'interpellanza urgente in merito ai conti dell'Irealp, l'Istituto di Ricerca per l'Ecologia e l'Economia Applicate alle Aree Alpine della Regione Lombardia. Lo annunciano il segretario regionale del Pd Maurizio Martina e il capogruppo Luca Gaffuri alla luce delle notizie sulla consistenza dell'Ente in liquidazione, guidato dal 2005 fino al 28 febbraio 2011 dall'ex consigliere regionale leghista Fabrizio Ferrari in qualità di commissario straordinario.

“C'è molto che non va in tutta questa storia e noi pretendiamo di sapere come sono andate effettivamente le cose” sintetizzano Martina e Gaffuri. “Vogliamo sapere – spiegano - perché un Ente che nel 2009 aveva avuto un utile di circa cinquantamila euro nel 2010 ha segnato oltre un milione e mezzo di perdite a fronte di un volume di introiti che tocca i 5 milioni di risorse regionali ed europee. Vogliamo sapere come mai sono esplose le spese per lavori affidati a terzi proprio nell'ultimo anno e la ragione stessa di certe consulenze assegnate a una sola persona. Troviamo, infine, incredibile che il commissario straordinario abbia percepito ben 6.500 euro al mese per un incarico del genere. E poi, quando si parla di bilanci e contabilità, ci sono delle formalità da rispettare.”

Nell'interrogazione il PD chiede quindi di sapere se il Commissario straordinario, che ha cessato il suo incarico il 28 febbraio scorso, abbia o meno redatto una relazione sul bilancio 2010, dove siano state messe nero su bianco le ragioni della pesante perdita.

“Non è una facoltà - concludono - ma un preciso obbligo di legge per l'amministratore di una società relazionare sull'andamento dell'esercizio. Ci sono poi, per il 2011, altri due mesi di esercizio in capo al commissario liquidatore. Chiediamo che siano presentati e certificati i bilanci al 28 febbraio 2011. Ci aspettiamo dalla Giunta regionale e dagli Assessori competenti una risposta immediata e la massima chiarezza sulla questione in oggetto perché noi non ci accontenteremo di risposte blande e burocratiche.”

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