Treni, attenzione per chi è in viaggio: possibili disagi per la manifestazione dopo i fatti di Porta Romana

L’agitazione proclamata in seguito all’aggressione di un macchinista, martedì 27 aprile mattina alla Stazione di Porta Romana, a Milano. Potranno verificarsi ripercussioni fino alla ripresa del servizio mercoledì mattina.

In seguito all’episodio avvenuto martedì mattina 27 aprile nella stazione di Milano Porta Romana, dove alcuni teppisti hanno colpito con vernice spray un macchinista di Trenord, alcune sigle sindacali hanno proclamato per il tardo pomeriggio di uno sciopero di un’ora, dalle ore 17 alle ore 18.

«L’agitazione indetta senza preavviso potrà generare significativi disagi per i viaggiatori, causando ritardi e soppressioni per i treni regionali, suburbani e il collegamento Malpensa Express di Trenord. Le ripercussioni dello sciopero potranno protrarsi fino alla ripresa del servizio di domani mattina (mercoledì 28 aprile, ndr)» fanno sapere da Trenord.

«Si ricorda ai viaggiatori che a bordo dei treni è in vigore il limite di accesso fino al 50% della capienza totale definito dalle Autorità. Per questo, è richiesto ai passeggeri di occupare tutti i posti a sedere, evitando di sostare in piedi nei corridoi o negli spazi di discesa e salita. Nel caso in cui a bordo di un convoglio si sia già raggiunto il limite consentito, si chiede ai passeggeri di non insistere nella salita e di attendere il treno successivo» conclude l’azienda di trasporti.

L’episodio risale a martedì mattina. Cinque persone col volto coperto da una mascherina hanno esposto uno striscione a sostegno dei No Tav sul Binario 2 della stazione ferroviaria di Porta Romana, impedendo così la ripartenza di un treno in sosta e diretto a Saronno. Lo striscione riportava la frase «Solidarietà con i resistenti No Tav». I carabinieri del Nucleo Radiomobile e della compagnia Porta Monforte sono intervenuti su segnalazione di agenti della Polfer. Prima del loro arrivo i cinque contestatori hanno imbrattato il vetro della motrice con spray nero, spruzzato anche addosso al macchinista, un ferroviere di 43 anni che era sceso per allontanarli. Le indagini sono affidate ai militari e alla Digos.

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