Ucciso nella sparatoria dopo un furto
Il pm: «Nessuna colpa per i carabinieri»

Chiesta l’archiviazione per i tre carabinieri indagati dopo la sparatoria del 23 novembre 2013 a Bolgare, in cui perse la vita un albanese di 27 anni, Behexhed Bushi, in fuga con due complici. Per la Procura i militari non hanno nessuna responsabilità, neppure a titolo colposo.

Il pubblico ministero Giancarlo Mancusi ha chiesto l’archiviazione del fascicolo a carico dei tre appuntati del nucleo operativo e radiomobile di Bergamo, che presero parte a quel tragico posto di blocco. I militari erano stati iscritti nel registro degli indagati con le ipotesi di reato di omicidio colposo ed eccesso colposo di legittima difesa. Le conclusioni a cui è giunta la Procura si basano su una corposa consulenza balistica, affidata dal pm a un super esperto del ramo, Pietro Benedetti.

Quella notte, alle 2,30, i carabinieri furono allertati per un furto appena compiuto da ignoti malviventi al bar «La Piazza» di Villongo. Dal locale era sparito un cambiamonete. Venne segnalata una Mercedes Classe C (rubata) in fuga. L’auto fu intercettata a Bolgare, sulla Paloscana. Vedendo i carabinieri, il conducente della Mercedes prima rallentò, poi accelerò puntando dritto verso un appuntato. Nella concitazione dei quegli eventi furono esplosi otto colpi di pistola, uno dei quali colpì il giovane albanese.

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