Ultrà arrestati, filmati al Riesame
La difesa: «Erano fuori dal Baretto»

Erano fuori dal Baretto di viale Giulio Cesare e non in via Baioni dove scoppiavano gli scontri, i sei ultrà atalantini arrestati sabato 22 novembre nel corso dei disordini del dopo Atalanta-Roma.

Le difese lo avevano sostenuto a gran voce già nei giorni immediatamente successivi alla carcerazione; lo ribadiscono ora con più convinzione, dopo aver visionato i filmati delle telecamere posizionate nei pressi del locale, noto ritrovo dei sostenitori nerazzurri.

«Dalle 20,40 alle 21 i sei accusati erano tutti all’esterno del Baretto, con un atteggiamento tranquillo, non certo di chi si prepara o è reduce dagli scontri», puntualizza l’avvocato Federico Riva, che con i colleghi Giovanni Adami e Antonio Radaelli difende i cinque supporters in carcere e il diciottenne agli arresti domiciliari. E martedì 9 dicembre, in vista dell’udienza davanti al tribunale del Riesame, cui le difese sono ricorse contro gli arresti e le misure cautelari, quelle immagini saranno prodotte dai legali come prova dell’estraneità dei loro assistiti.

In uno dei verbali dell’accusa si legge che i sei erano in via Baioni e che da lì, dopo gli scontri, si sarebbero trasferiti in viale Giulio Cesare. A monitorare il loro percorso - stando alle carte in mano al pm Giancarlo Mancusi - sarebbe stato l’equipaggio dell’elicottero della polizia.

L’avvocato sostiene che i sei si «distinguono nitidamente all’esterno del Baretto». Sulla carica dei carabinieri in viale Giulio Cesare, secondo i legali, «si vede poco». Martedì a Brescia l’udienza. Il Riesame ha tempo fino a giovedì per decidere.

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