Un funambolo in Città Alta
Gabriele sfida le Mura venete

Cttà Alta. Porta Sant’Agostino. Un ragazzo cammina come un funambolo su una fettuccia della lunghezza di 25 metri, tesa tra due alberi sopra il salto creato dall’orecchione del baluardo. Sotto di lui un vuoto impressionante. I passanti lo guardano e strabuzzano gli occhi.

Cttà Alta. Porta Sant’Agostino. Un ragazzo cammina come un funambolo su una fettuccia della lunghezza di 25 metri, tesa tra due alberi sopra il salto creato dall’orecchione del baluardo. Sotto di lui un vuoto impressionante. I passanti lo guardano e strabuzzano gli occhi. Forse divertiti, forse preoccupati, si accalcano per vedere questa piccola follia.

Lui, il funambolo, è il 23enne bergamasco Gabriele Ghisalberti. Pratica slackline da due anni e, per allenarsi, ha scelto le «mura di casa». La specialità in cui si è esibito, dinanzi agli sguardi ammirati dei passanti, si chiama highline e non è altro che una slackline montata ad una altezza considerevole.

Naturalmente si pratica imbragati e con una corda di sicurezza perché, è ovvio, la caduta potrebbe essere fatale. Ad un certo punto, desideroso di farsi un riposino, appende un’amaca alla fettuccia e ci si sdraia dentro. I turisti fanno foto con i loro telefoni cellulari, le mandano agli amici e le pubblicano su Facebook. A Gabriele, che è il primo a praticare la disciplina sulle mura fortificate di Bergamo, questa idea ballonzola nella testa già da qualche tempo.

Leggi di più su L’Eco di Bergamo del 10 settembre 2014

© RIPRODUZIONE RISERVATA