Un pesce d’aprile degli anni Cinquanta
«Quando in latteria regalarono bignè...»

«Peccato che il pesce d aprile non vada più di moda perchè portava allegria e buon umore in una società oggi affetta da depressioni e poca speranza».

Inizia così la lettera di una bergamasca, Maria, che ci ha scritto via mail. «Permettetemi di raccontare un aneddoto a proposito del primo aprile e che rimase come un bellissimo ricordo per me - scrive -. Ero una ragazzina di 10 anni e in viale Papa Giovanni c’era negli anni Cinquanta una famosa latteria che produceva anche buonissime paste e cannoncini. Alla vigilia del 1° aprile verso sera sulla saracinesca già chiusa, data l’ora tarda, troneggiava un grande cartello con scritto: “Per una forte vincita al lotto domattina (1° aprile, ndr) a partire dalle ore 7 del mattino ci sarà la distribuzione gratuita di paste e cannoncini per festeggiare l’avvenimento”».

«Incuriosita da quell annuncio io e la sorella di mia madre, mia zia Mariarosa, ci recammo per tempo alla latteria dove gia si era assiepata una lunghissima fila - continua la lettera -. Arrivò il proprietario ignaro dello scherzo e si meravigliò: scoprimmo poi che era un pesce d’aprile e per consolazione il proprietario della latteria dimezzò il prezzo delle paste. Scoppiammo in una fragorosa risata perchè allora il buon umore non mancava nonostante la diffusa povertà. Bei tempi in cui la società era disposta a dividere quel poco che aveva».

Da moltissimi anni quella latteria non esiste più: «Al suo posto c e un negozio che vende borsette», ma Maria quel pesce d’aprile non lo scorda più.

© RIPRODUZIONE RISERVATA