«Un vero cambio di passo su Orio?
Dare lo stop ai voli notturni»

Procedure antirumore da ripristinare? Non basta, serve lo stop ai voli notturni. Il Comitato aeroporto di Bergamo attacca alzo zero Palafrizzoni. «Le procedure non hanno portato risultati, se non spostare il rumore da un quartiere all’altro».

Procedure antirumore da ripristinare? Non basta, serve lo stop ai voli notturni. In un comunicato stampa il Comitato aeroporto di Bergamo attacca alzo zero Palafrizzoni. «È grave è che a fronte di precise contestazioni con le quali si richiedeva l’applicazione immediata del divieto dei voli notturni, così come sancito anche dalla recente pronuncia del direttore generale del ministero dei Trasporti, con l’applicazione immediata della Zonizzazione acustica comunale e la drastica riduzione del rumore per rientrare nei limiti di legge, si preferisce tergiversare, cercando di sostituirlo con fantomatici richiami a procedure antirumore»

Procedure che «in vigore in precedenza, e che, come ben noto non avevano portato a risultati di sorta (il rumore era analogo a quello attuale), se non quello di spostare i voli da un quartiere all’altro o da un comune all’altro. È del tutto evidente infatti che i decolli da testata “alfa” (quella più ad Est -ndr) se possono portare benefici a Colognola o Azzano, aggraveranno la situazione di Grassobbio (e probabilmente anche Campagnola e Boccaleone). Ripartire i voli con incrementi verso Est non farà altro che aggravare la situazione (già drammatica) di Cassinone, Grassobbio e Bagnatica. O altre simili amenità come la sperimentazione di modifiche degli angoli di inclinazione dei decolli, che servono solo a guadagnare tempo mentre l’attività aeroportuale si incrementa di nuovi slot. Il fatto che Sacbo abbia dichiarato la propria disponibilità ad applicare (studiandoli prima, e a lungo, ovviamente) queste “procedure antirumore” la dice lunga sulla reale volontà di mantenere le cose come stanno».

«Purtroppo anche questo sindaco finge di dimenticare che l’unico modo per dare compatibilità ambientale a questo aeroporto (non “limitare l’impatto”, che non significa assolutamente nulla!), consiste: nel rispetto delle leggi che prevedono il divieto dei voli notturni, e l’applicazione della zonizzazione acustica comunale, nel rispetto dei limiti di traffico autorizzati (6.174.000 unità di traffico contro gli oltre 10 milioni attuali) e la garanzia che tutti i quartieri della città restino sotto il limite dei 60 decibel (che è circa la metà di quello attuale) come previsto dal Piano di Sviluppo approvato e richiamato in campagna elettorale dal sindaco Gori, ma gia dimenticato». Inoltre «l’applicazione di tutte le prescrizioni previste dal Via (zonizzazione acustica, studio epidemiologico, delocalizzazioni, insonorizzazioni etc.) prima dello sviluppo dell’aeroporto e non continuamente rinviate».

Per il Comitato aeroporto di Bergamo «solo far proprie queste richieste dimostrerà la reale volontà della nuova amministrazione comunale di incidere veramente sulla tutela dei cittadini e il rispetto delle leggi (il famoso “cambio di passo”) altrimenti assisteremo nuovamente alle stanche litanie “sull’attenzione ai disagi”, quando la realtà vera è quella della sola attenzione al profitto dimenticando le drammatiche conseguenze sulla salute dei cittadini che l’esposizione a questo inquinamento acustico e atmosferico sta determinando» Con frecciatina: «Nel comunicato stampa del sindaco si dichiara che “settimana scorsa ha incontrato i cittadini”. Sarebbe interessante sapere chi ha incontrato, perchè risulta invece che il sindaco di Bergamo non solo non abbia voluto incontrare il Comitato aeroporto di Bergamo, ma che addirittura non abbia mai risposto alla nota inviata dal Coordinamento dei Comitati aeroporto con posta certificata il 14 luglio».

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