Val Calepio: abusi sulle figlie
Un muratore finisce in carcere

Lo hanno arrestato per presunti abusi sessuali sulle figlie adolescenti i carabinieri di Sarnico, che avevano piazzato delle telecamere in casa sua: i militari hanno fatto irruzione lunedì alle 19,30, dopo averlo visto palpeggiare la primogenita.

Lo hanno arrestato per presunti abusi sessuali sulle figlie adolescenti i carabinieri di Sarnico, che avevano piazzato delle telecamere in casa sua: i militari hanno fatto irruzione lunedì 16 dicembre alle 19,30, dopo averlo visto palpeggiare la primogenita, mentre si trovava con lei sul divano, davanti alla tv.

Un muratore di 55 anni, residente in un paese della zona (i riferimenti sono volutamente generici per proteggere l’identità delle due ragazze), è così finito in carcere con l’accusa di violenza sessuale su minore. Stamane sarà interrogato dal gip Patrizia Ingrascì chiamata a pronunciarsi sulla convalida dell’arresto e sulle misure cautelari.

Per i carabinieri, coordinati dal pm Gianluigi Dettori, sono state una specie di sorpresa, quelle immagini. Perché le microcamere le avevano installate nella convinzione che le sue presunte attenzioni morbose, l’uomo le riservasse solo alla figlia minore.

Prima di lunedì, infatti, gli inquirenti avevano raccolto una serie di indizi attraverso le confidenze che la secondogenita da mesi andava facendo a una professoressa tramite sms e Facebook. Intercettando gli sfoghi della ragazzina, gli investigatori si erano resi conto della gravità della situazione e avevano deciso di intervenire, preoccupati anche del fatto che la giovane aveva manifestato intenti suicidi.

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