Val San Martino, muore un 50enne
C’è il sospetto di «mucca pazza»

È spirato dopo mesi di sofferenze. I suoi disturbi neurologici si sono aggravati con una tale rapidità da non lasciargli scampo. Nei professionisti che hanno seguito il caso, in Valle San Martino, si è fatto sempre più spazio il sospetto che si tratti del cosiddetto «morbo della mucca pazza».

È spirato dopo mesi di sofferenze. I suoi disturbi neurologici, dagli esordi della malattia, si sono aggravati con una tale rapidità da non lasciargli scampo. E da non lasciare scampo alla volontà dei medici che hanno tentato di tutto per guarirlo.

Nei professionisti che hanno seguito lo sfortunato cinquantenne della Valle San Martino, con il passare dei giorni, si è fatto sempre più spazio il sospetto che il quadro clinico potesse riportare a un morbo di cui, da una decina d’anni, si credeva di non dover più sentir parlare, il cosiddetto «morbo della mucca pazza».

Il decesso dello sfortunato bergamasco risale ad alcuni giorni fa: proprio perché i medici che l’hanno seguito non hanno escluso l’ipotesi di un sospetto di «mucca pazza» la salma è stata trasferita all’ospedale Sacco di Milano, centro di riferimento regionale per i casi di malattie infettive.

L’autopsia, perché solo da un approfondito esame dei tessuti cerebrali e neurologici è possibile avere la certezza che l’uomo della Valle San Martino avesse contratto il morbo, è stata eseguita a Milano; i tessuti prelevati, però, sono stati trasferiti al centro di analisi del «Besta», sempre a Milano, punto di riferimento regionale per le malattie di origine neurologica. I risultati saranno disponibili soltanto fra tre o quattro settimane.

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