Violenza negli stadi, ok dalla Camera
Invernizzi: «Altri soldi agli immigrati»

Via libera della Camera alla fiducia posta dal governo sul Decreto legge stadi. L’Aula ha approvato il testo con 323 sì mentre 168 sono stati i no. Con il voto di giovedì 2 ottobre a Montecitorio, il governo Renzi incassa la sua 23ª fiducia.

Il testo introduce un giro di vite nei confronti degli ultras, soprattutto quelli recidivi, con Daspo che possono arrivare anche ad 8 anni. Ma anche le società saranno chiamate a dire la loro, e soprattutto a dare, considerato che dovranno contribuire agli straordinari delle forze dell’ordine impegnate alle partite. Una misura introdotta da un emendamento del bergamasco Giuseppe Guerini, esponente del Pd.

Un altro bergamasco, il leghista Cristian Invernizzi, in aula non ha lesinato pesanti critiche al provvedimento. «Il problema della violenza negli stadi non si risolve certo con un decreto omnibus che il governo usa per regalare altri 130 milioni per l’accoglienza degli immigrati. Purtroppo viviamo in un paese in cui si verificano sempre le cause e mai gli effetti, e questo provvedimento ne è la conferma. La politica di contrasto all’immigrazione clandestina è sbagliata, inutile e sta causando dei problemi sociali che non si risolveranno con due articoli all’interno di un decreto marginale come quello sugli stadi».

Restando sul versante calcistico, pesanti critiche al provvedimento arriva dal presidente della Lega di serie B Andrea Abodi: «In un Paese civile quando si vuole migliorare un servizio o, comunque, affrontare un problema, le parti s’incontrano e trovano soluzioni adeguate, concrete e sostenibili. Poi, chi deve decidere, decide. Il Premier Renzi evidentemente non condivide questo metodo e, forse per distrarre l’attenzione da altri problemi, ha manifestato la volontà di imporre ai club il pagamento, di fatto, di un’ennesima tassa, questa volta sui cosiddetti straordinari delle Forze dell’Ordine - che ringraziamo sempre e incondizionatamente per il prezioso lavoro a tutela della comunità - in occasione delle partite».

«Solo due domande a Matteo Renzi: il calcio italiano e i suoi milioni di Tifosi, con oltre un miliardo di euro di tasse pagate ogni anno, a quali servizi hanno diritto?» prosegue Abodi: «Forse sarebbe stato utile incontrarsi prima di fare certe dichiarazioni e di prendere certe decisioni. Anzi, più che utile, necessario. Nei momenti di difficoltà, come quelli che stiamo vivendo - conclude Abodi - le distanze tra i problemi e le soluzioni non si colmano salendo sul treno della demagogia e dell’improvvisazione».

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