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Mercoledì 15 Febbraio 2023
Pubblico ed elettrico, il trasporto del futuro
Nuova mobilità. Pubblico ed elettrico. Il trasporto del futuro viaggia su queste due direttrici, le sole che possano liberare le aree urbane dall’inquinamento atmosferico, dal rumore e dagli ingorghi che le affliggono oggi. La nuova infrastruttura di trasporto pubblico locale veloce, che collegherà Bergamo e Verdellino con mezzi elettrici lunghi 18 metri, si pone pienamente nel solco della nuova mobilità.
Pubblico ed elettrico. Il trasporto del futuro viaggia su queste due direttrici, le sole che possano liberare le aree urbane dall’inquinamento atmosferico, dal rumore e dagli ingorghi che le affliggono oggi. La nuova infrastruttura di trasporto pubblico locale veloce, che collegherà Bergamo e Verdellino con mezzi elettrici lunghi 18 metri, si pone pienamente nel solco della nuova mobilità.
Si chiama e-Brt, autobus elettrico a trasporto rapido, e servirà sei Comuni, Bergamo, Lallio, Dalmine, Osio Sopra, Osio Sotto, Verdellino, per un bacino d’utenza di circa 200 mila persone. I due capolinea saranno nei pressi delle stazioni ferroviarie di Bergamo e di Verdello, situata nel territorio di Verdellino. La lunghezza del tracciato, calcolando l’andata e il ritorno, è pari a 29,7 chilometri, con 42 fermate. La linea e-Brt correrà veloce grazie a un sistema semaforico innovativo e alle corsie riservate per il 73 per cento del percorso. Il collegamento, attivo dalle 5,30 alle 24, sarà ad alta frequenza, con 700 passeggeri trasportati e una corsa ogni 10 minuti nelle ore di punta. L’investimento ammonta a poco più di 84 milioni di euro, finanziato dall’Unione Europea attraverso il Next Generation Eu e il conseguente Piano di ripresa e resilienza italiano, rispondendo pienamente al principio per cui ogni nuova opera non deve arrecare danno all’ambiente.
Il progetto e-Brt, l’autobus rapido tra Bergamo, Dalmine e Verdellino
I mezzi pubblici sono efficienti se trasportano un numero di utenti tale da ripagare i costi: la scelta di collegare le sedi universitarie di via dei Caniana in città e di Dalmine risponde a questa esigenza. Il progetto, con un taglio di 700 tonnellate di anidride carbonica all’anno, fornisce il proprio contributo alla riduzione del 90 per cento delle emissioni climalteranti dei trasporti entro il 2050, previsto dal Green Deal dell’Unione Europea. Bergamo è chiamata a un impegno particolare, perché è stata scelta tra le cento città destinate a diventare, prima delle altre, a impatto climatico zero in Europa: il traguardo è irraggiungibile se l’offerta di trasporto pubblico non si incrementa in modo deciso con un’alternativa concreta e competitiva all’auto privata per gli spostamenti quotidiani. L’autobus elettrico a trasporto rapido persegue più sicurezza, con una diminuzione del tasso di incidenti stradali, e riduce l’inquinamento acustico.
Settecento passeggeri e una corsa ogni 10 minuti nelle ore di punta
Il progetto è in sintonia con gli indirizzi definiti dall’Agenda territoriale 2030 per lo sviluppo locale e regionale con meno disuguaglianze tra i luoghi e la mobilità e connettività sostenibili. Il progetto è in linea con l’Agenda 2030 dell’Onu, in particolare con l’obiettivo 9 sul costruire infrastrutture resilienti e promuovere l’industrializzazione inclusiva e sostenibile e l’innovazione. Contribuisce alla «Strategia per una mobilità sostenibile e intelligente» dell’Unione Europea, migliorando la qualità del servizio su una breve distanza e incentivando una scelta di viaggio decarbonizzata. L’e-Brt è uno degli interventi principali previsti nel Piano urbano della mobilità sostenibile del Comune di Bergamo, concorrendo alla riduzione della dipendenza da mezzi privati e combustibili fossili.
Più sicurezza, meno rumore, taglio di 700 tonnellate di anidride carbonica all’anno
Criticità? In città la pista ciclabile di via Grumello e i parcheggi di via dei Caniana dovranno sparire per far posto alle corsie preferenziali. Il tracciato e le fermate saranno stabiliti dal progetto definitivo ed esecutivo. Il completamento della progettazione e l’inizio dei lavori ad aprile 2024, l’avvio del servizio a luglio 2026, in linea con i tempi serrati del Pnrr. Perché il futuro non si aspetta: si prepara.
L’opera in linea con gli obiettivi dell’Agenda per lo sviluppo sostenibile
Da Bergamo a Verdellino lungo la sp 525
Il percorso dell’e-Brt partirà dal nuovo polo intermodale della stazione di Bergamo, collegando le sedi universitarie di via dei Caniana e Dalmine con Verdellino. Il progetto prevede la riqualificazione del tratto interessato della strada provinciale 525, compreso l’intervento definito «di ammodernamento e tombatura» della Roggia Colleonesca.
Interscambio al primo capolinea
Il capolinea a Bergamo sarà nei pressi della futura stazione ferroviaria, centro dei trasporti della città con l’interscambio tra tutti i mezzi. Nella foto, il rendering del progetto, compreso in quello complessivo di Porta Sud.
I collegamenti grazie alle linee di adduzione
Il collegamento dell’e-Brt con il Kilometro Rosso sarà garantito da due bus elettrici dedicati. Linee di adduzione serviranno Lallio, Treviolo, Osio Sopra, Osio Sotto, Levate, Sabbio, Ciserano, Boltiere, garantendo l’interscambio.
La deviazione per Dalmine
A Dalmine l’e-Brt lascerà la strada provinciale 525 e la corsia preferenziale per servire l’abitato del comune e la sede dell’Università degli studi di Bergamo, dove si trova il campus di Ingegneria con i suoi due dipartimenti e il Cus.
Treno per Milano al secondo capolinea
L’altro capolinea dell’e-Brt sarà in prossimità della stazione ferroviaria Verdello-Dalmine della linea Milano-Bergamo, situata nel territorio comunale di Verdellino, al sottopasso di via Corrado Alvaro.
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