Troppe auto in città, più bus e biciclette le alternative di Atb

Trasporto pubblico. Ferme e vuote. Quasi tutte le auto private portano di solito un solo passeggero a fronte dei cinque posti disponibili di norma. Soprattutto, l’auto è in movimento solo per il 5 per cento del tempo, per il resto è parcheggiata. E quando parte è ancora ferma: in coda. Troppe le ore perse nel traffico. E il tempo, com’è noto, è denaro: è stato calcolato che le ore perse nel traffico a Roma nel 2018, se impiegate in attività lavorative, avrebbero potuto fruttare circa 2.200 euro a testa.

Ferme e vuote. Quasi tutte le auto private portano di solito un solo passeggero a fronte dei cinque posti disponibili di norma. Soprattutto, l’auto è in movimento solo per il 5 per cento del tempo, per il resto è parcheggiata. E quando parte è ancora ferma: in coda. Troppe le ore perse nel traffico. E il tempo, com’è noto, è denaro: è stato calcolato che le ore perse nel traffico a Roma nel 2018, se impiegate in attività lavorative, avrebbero potuto fruttare circa 2.200 euro a testa.

Se ne parla su eco.bergamo, il supplemento mensile di ambiente, ecologia, green economy in edicola domenica 13 novembre gratis con L’Eco (resta poi disponibile nell’edizione digitale di questo sito). Bergamo conta 625 auto ogni mille abitanti: è superata solo da Parma, con 631, tra le città italiane scelte dall’Unione Europa per la sfida del taglio delle emissioni di anidride carbonica, che alterano il clima, entro il 2030. «Decisamente improbabile arrivare all’azzeramento già per quell’anno», osserva Stefano Zenoni, assessore all’Ambiente e alla Mobilità del Comune di Bergamo. «Ma è un’opportunità in più per migliorare gli obiettivi fissati».

Bergamo conta 625 auto ogni mille abitanti, superata solo da Parma tra le città scelte dall’Ue per la neutralità climatica

Bergamo, tra il 2010 e il 2020, ha abbattuto le emissioni del 21 per cento. L’obiettivo del Piano urbano della mobilità sostenibile del Comune è disincentivare il ricorso ai mezzi privati a favore di quelli pubblici. Il trasporto pubblico urbano è gestito da Atb: «Offre una maggiore connettività ai servizi pubblici e ai luoghi di lavoro – si legge nel Bilancio di Sostenibilità 2020-2021, fresco di stampa – consentendo a moltissime persone di viaggiare agevolmente e simultaneamente, limitando il traffico e riducendo i tempi di percorrenza».

Il Piano urbano della mobilità sostenibile del Comune mira a disincentivare il ricorso ai mezzi privati

Abbiamo individuato, su eco.bergamo, alcune buone pratiche per metterle a confronto con quelle locali. Atb, intanto, ha stipulato accordi e convenzioni per gli abbonamenti per gli studenti tra i 14 e i 26 anni, gli iscritti, i docenti e il personale dell’Università degli Studi di Bergamo, i dipendenti del Comune, di Abb, AT Phone, Brembo, Intesa Sanpaolo.

Le offerte: abbonamenti scontati per studenti e convenzioni con importanti aziende del territorio

La mobilità integrata e sostenibile gestita da Atb non prevede solo bus, tram e funicolari. Dall’avvio a gennaio del nuovo servizio di biciclette in condivisione, chiamato «La BiGi», gli iscritti sono 10.100, con una media mensile di 1.050, per un totale di 78.500 corse. L’orario di uso maggiore, in settimana, si concentra tra le 8 e le 10, le 19 e le 21, indice di uso per spostamenti più rapidi ed efficienti tra casa e lavoro. La ciclostazione più frequentata è al piazzale degli Alpini, seguita da piazza Cavour, largo Rezzara e piazzetta Santo Spirito: «La BiGi», insomma, è usata per l’ultimo miglio.

Per le biciclette in condivisione «La BiGi» 10.100 iscritti, con una media mensile di 1.050, per un totale di 78.500 corse

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