Gli artigiani di Vall’Alta
nella macchina del tempo

Profumi seducenti, sapori inebrianti, mercanti che contrattano, scintille di fuoco che volano, suoni melodiosi che salgono, canti che echeggiano. Il sentore di cibi arrosto, di spezie e di varia mercanzia solletica l’olfatto, mentre si passa fra le bancarelle del mercato medievale.

Profumi seducenti, sapori inebrianti, mercanti che contrattano, scintille di fuoco che volano, suoni melodiosi che salgono, canti che echeggiano. Il sentore di cibi arrosto, di spezie e di varia mercanzia solletica l’olfatto, mentre si passa fra le bancarelle del mercato medievale.

Nelle taverne sale il profumo della birra in fermento e del vino versato nei boccali. I banchetti esaltano le fragranze di erbe e piante officinali. E dai forni avvampano i sapori del pane, che racchiude gustose grigliate e cotechini. Da giorni, con finale domenica 6 luglio, Vall’Alta si è vestita a festa, proponendo la rievocazione storica «Vall’Alta Medievale», promossa dalla parrocchia di Santa Maria Assunta e San Giacomo Maggiore. Un grande evento al quale non poteva mancare la nostra redazione mobile de L’Eco café le emozioni di questi giorni nell’antica frazione di Albino.

Tanti prodotti, tanti oggetti, tante delizie del palato, ma soprattutto tanti personaggi, per ricreare con fantasia e originalità l’atmosfera del mercato medievale, che si apriva allora nel borgo storico di Vall’Alta, ai piedi del Monte Altino. Questa è «Vall’Alta Medievale», una grande ricostruzione storica, un tuffo nel Medioevo, con centinaia di figuranti dietro i banchi e nelle botteghe, nelle locande e anche in distilleria, tutti in costumi d’epoca, impegnati a ricreare, in un vero e proprio viaggio nel tempo, quell’aurea gloriosa che si respirava esattamente nel XIV secolo, quando frotte di mercanti salivano e scendevano per la Vall’Alta, l’attuale Valle del Lujo, l’area intervalliva che univa la Val Cavallina, la Valle Rossa e la Val Seriana.

Leggi di più su L’Eco di Bergamo del 6 luglio

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