L’Eco cafè incontra Leffegiovani
E al tour c’è anche Teo Mangione

Un tempo era fra le capitali della «Valle dell’Oro», oggi è una comunità volitiva, che morde il freno con l’inarrivabile intraprendenza della gente della Val Gandino. E a Leffe, con L’Eco cafè, c’è anche Teo Mangione di Radio Alta.

Un tempo era fra le capitali della «Valle dell’Oro», oggi è una comunità volitiva, che morde il freno con l’inarrivabile intraprendenza della gente della Val Gandino. Leffe sta cambiando pelle, pur mantenendo realtà industriali e artigiane che in campo tessile rinnovano una tradizione secolare.

La crisi non ha fatto sconti, il rumore di fondo prodotto dalle migliaia di telai attivi un tempo nei capannoni e nelle abitazioni è sostituito, in questi quattro giorni, dalla musica e dall’entusiasmo contagioso delle serate di Leffestate. Un accostamento a prima vista ardito, che però segnala il ruolo da vero e proprio «incubatore d’impresa» che il gruppo Leffegiovani ha avuto negli ultimi anni, segnando una via fattiva che alcuni hanno deciso di percorrere.

È il caso di Paolo Lorenzo Gelmi, 40 anni, che cinque anni fa, quando il gruppo muoveva i primi passi, si dedicava alla creazione dei volantini promozionali delle varie iniziative. Oggi la creatività grafica è il suo lavoro quotidiano, attraverso un’impresa cui ha dato il nome di «Thirteen hearts» (13 di cuori, 13hearts.com).

«Era lo pseudonimo – spiega Paolo – che avevo scelto per firmare i miei lavori. Il 13 è sempre stato il mio numero: sono nato in tale giorno e sempre il 13 era il mio numero di maglia quando giocavo a calcio. I cuori mi ricordano la passione, che cerco di mettere nelle mie creazioni. Mi hanno sempre affascinato le idee particolari, gli enigmi: la tredicesima carta del mazzo è un Re, e il Re di cuori non è come gli altri: è l’unico senza baffi».

Impegnato alla tastiera per creare flyers, cataloghi, siti internet, locandine e packaging, Paolo ricorda la citazione di un film, «Il curioso caso di Benjamin Button», che capita a fagiolo visto che il tema di Leffestate è quest’anno legato al grande cinema. «Non è mai troppo tardi, per essere quello che vuoi essere, non c’è limite di tempo. Spero che tu viva tutto al meglio, avere emozioni sempre nuove e incontrare gente con punti di vista diversi, orgoglioso della tua vita. Se ti accorgi di non esserlo, trova la forza di ricominciare da zero». Paolo si è diplomato geometra e ha seguito successivamente la piccola impresa tessile di famiglia, dedita alla produzione di biancheria della casa. Poi da una parte la crisi, dall’altra la grafica e Leffegiovani. «Nel 2013 (non un anno qualsiasi…) ho affrontato sei mesi di corso in grafica pubblicitaria, specializzandomi nell’uso di software, anche grazie ai consigli di un amico tipografo. Dal 2014, dopo aver anche sfruttato le opportunità offerte dallo Sportello innovazione attivo in Comune, ho la mia attività. Un pensiero non può mancare per mia moglie e la mia piccola: la loro serenità presente e futura sarà la mia soddisfazione più grande».

Un’altra «case history» legata a Leffegiovani è quella di Denis Maffeis, 31 anni, che negli ultimi mesi ha aperto in piazza Libertà uno studio fotografico: in paese il servizio mancava da diversi anni, dopo che la famiglia Zilio aveva chiuso la propria attività. «Sono partito come tanti dal settore tessile – conferma Denis – lavorando come magazziniere per una decina d’anni. Successivamente ho avuto una felice esperienza in un’agenzia di comunicazione, dove ho maturato la passione per la grafica. Parallelamente è cresciuta la passione per la fotografia: ho acquistato strumentazione professionale e frequentato corsi specifici. A ottobre dello scorso anno ho fatto il grande passo, mettendomi in proprio. I miei clienti vanno dal privato per una fototessera ai servizi per cerimonie ed eventi, sino agli still-life per web o cataloghi aziendali. Non sono solo “il fotografo del paese”, capita spesso di ricevere commissioni anche da Milano».

Intanto, in occasione della tappa di Leffe, il tour de L’Eco café si arricchisce di un’ulteriore proposta, legata a un’altra importante testata del Gruppo Sesaab: Radio Alta. Già nei giorni scorsi Teo Mangione, nella sua apprezzata «Colazione» radiotelevisiva (va in onda anche su Bergamo Tv) ha anticipato le idee alla base del progetto «Radio Alta… go!», che (così come L’Eco café nel 2012) vivrà in Val Gandino il suo debutto. «Saremo in piazza Libertà a Leffe – spiega il conduttore – dalle 21 alle 22, pronti a divertirci con lo staff di Leffegiovani, la musica e soprattutto con i nostri ascoltatori, che avremo modo di conoscere e intervistare direttamente “on the road”».

L’idea è raccogliere commenti, interviste e saluti da parte delle migliaia di persone che in queste sere affollano Leffe. «Produrremo uno speciale, in onda da lunedì alle 11 su Radio Alta, per costruire un rapporto sempre più diretto con i bergamaschi». Il «tour nel tour» di Radio Alta continuerà ad Ardesio il 2 agosto, a Branzi il 27 settembre e in occasione degli appuntamenti di ottobre alla Fiera di Bergamo, con Creattiva e Campionaria.

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