Non è un paese per giovani
«i più penalizzati dalla crisi»

L'Italia non sarà un paese per vecchi, ma nemmeno per giovani, se è vero - come ha sostenuto l'economista Tito Boeri partecipando ai lavori del convegno promosso dalla Fondazione A. J. Zaninoni all'ex Borsa Merci - che il tasso di disoccupazione tra i giovani lavoratori fino a 25 anni di età è tre volte superiore rispetto a quello che si registra nelle altre fasce di età.

Per Boeri, docente di Economia del lavoro alla «Bocconi» di Milano, «la crisi attuale ha dunque penalizzato maggiormente i giovani. Tutto è legato al dualismo presente tra lavoratori a tempo indeterminato e lavoratori precari». Secondo Boeri, per risolvere il problema bisognerebbe consentire una flessibilità all'ingresso nel mondo del lavoro, garantendo comunque un contratto di lavoro a tempo indeterminato con un salario minino e una copertura per la disoccupazione a livello di ammortizzatori sociali per tutti i lavoratori. Secondo Boeri, non si possono perdere intere generazioni come invece accade ora, perchè chi è penalizzato oggi, continuerà ad esserlo sempre: avrà pensioni più basse e avrà dunque sempre bisogno di integrazioni sociali.

Ai lavori ha preso parte anche Gianfelice Rocca, vice presidente di Confindustria con delega all'Education. «La nostra società - ha detto - è bloccata quando invece dovrebbe essere maggiormente flessibile sia sotto il profilo economico sia nel mondo universitario. Il mondo si proietta in avanti e ha bisogno dei giovani: occorre dunque maggior flessibilità e bisogna dare spazio al merito. E' meglio avere un pezzo di Italia in serie A e un altro in serie C piuttosto che essere tutti mediocri in serie B». Per quel che riguarda i giovani, «meglio premiare i successi piuttosto che recuperare gli insuccessi».

I lavori sono stati aperti da Pia Locatelli, presidente della Fondazione Zaninoni (nella foto in home page), e vi hanno preso parte anche il direttore de L'Eco di Bergamo, Ettore Ongis, il presidente dei Giovani industriali, Gianmarco Gabrieli, la ricercatrice del Trinity College di Dublino, Silvia Giordani, il presidente dei Giovani artigiani di Bergamo, Oscar Mora, e il presidente di Confindustria Lombardia, Alberto Barcella.

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