Italcementi, 2010 ancora in salita
Si valutano acquisizioni in Cina

Italcementi vede un 2010 «ancora in salita» e valuta opportunità di incremento della capacità produttiva in Cina attraverso acquisizioni. «Il 2010 sarà ancora un anno in salita, difficile - ha detto il presidente Giampiero Pesenti -. Speriamo che nella seconda parte dell'anno si possa vedere qualcosa di meglio, ma non siamo usciti dalle difficolta' come dicono tutti gli organismi internazionali».

«Il 2009 - ha aggiunto il consigliere delegato Carlo Pesenti - è stato sicuramente difficile in cui ha pesato soprattutto il calo della domanda che ha avuto un impatto enorme sul margine opeativo lordo». La societa' sta definendo un piano strategico quinquennale, che sara' pronto dopo l'estate, che avra' "al centro la fabbrica e i nuovi prodotti", ha spiegato Carlo Pesenti, mentre si parlera' "poco di sviluppo perche' le risorse che genereremo saranno destinate a investimenti tecnici per ampliare e migliorare la nostra presenza".

Il gruppo comunque ha confermato di avere in fase di valutazione delle acquisizioni in Cina. Se il consigliere delegato ha spiegato di avere "diversi file su cui si sta ragionando", il direttore generale Giovanni Ferrario ha commentato: "Abbiamo una societa' in Cina che e' un punto di partenza, un primo passo. Ci stiamo guardando intorno e ci sono delle opportunita' che saranno tali se i costi per tonnellata sono in linea con le nostre aspettative".

Il consigliere delegato, spiegando i tratti generali del piano strategico in fase di elaborazione, ha evidenziato la forte focalizzazione sugli asset attualmente a disposizione del gruppo bergamasco aggiungendo che «il futuro incerto» spinge a «concentrarsi sulle nostre performance individuali» e che il piano avra' i suoi punti cardine nell'efficienza, nei nuovi prodotti, nell'innovazione e nell'ambiente. Sul fronte degli investimenti, Italcementi ha «un budget per il 2010 di circa 600 milioni dagli oltre 700 dello scorso esercizio» che si concentreranno in prevalenza «sui quattro progetti in essere a cui se ne aggiungereanno altri due».

Rispondendo alle domande degli azionisti nel corso dell'assemblea, Carlo Pesenti ha ricordato che nel 2009 «ci sono stati nuovi investimenti per oltre 700 milioni, nonostante la crisi, in gran parte assorbiti dai progetti relativi agli Stati Uniti, all'India, a Matera e al Marocco». «Tali investimenti - ha specificato il direttore generale Ferrario - porteranno beneficio al conto economico gia' nel 2010: tale beneficio, a livello di margine operativo lordo, e' stimato a 50 milioni nell'esercizio in corso e a 150 milioni a regime».

Tornando alle prospettive del business, Italcementi intravede qualche spiraglio di ripresa nel 2011 dopo un esercizio, quello in corso, ancora sotto pressione: «In qualche modo e in qualche Paese la ripresa c'e' - ha concluso il presidente Giampiero Pesenti - ma quando le riprese sono fragili sono suscettibili di variazioni appena succendono fatti come la questione Grecia. Per le costruzioni ci sono tanti bei programmi dei governi per piani di opere pubbliche pero' mancano i soldi. Bisogna attendere che migliori la situazione finanziaria dei governi per fare le opere pubbliche. In Italia sono indispensabili perche' siamo indietro. Nel 2011 riteniamo ci possa essere una ripresa se non si verificano altre catastrofi».

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