Metalmeccanici, Cassa in calo:
«Ma spesso si sfocia in mobilità»

Continua il trend calante di lavoratori e aziende interessati da cassa integrazione, una tendenza emersa ad aprile che si conforma anche nell'analisi di maggio sull'utilizzo degli ammortizzatori sociali nella metalmeccanica bergamasca presentato dalla Fiom-Cgil.

«Se per qualche realtà aziendale questo significa il ritorno di ordinativi – ha commentato il segretario generale provinciale Fiom-Cgil, Mirco Rota –, in altre imprese il mancato utilizzo di casse integrazioni ordinarie o straordinarie è stato determinato da accordi di mobilità volontarie, incentivate, che hanno ridotto gli organici, riequilibrando gli assetti interni del personale, come alla Same di Treviglio, che da due mesi non fa più ricorso a cassa integrazione ordinaria».

A maggio, secondo i dati forniti dal sindacato – che, lo ricordiamo, si riferiscono non al reale utilizzo da parte delle aziende, ma alle richieste presentate e ai numeri stabiliti in accordi sindacali –, i lavoratori coinvolti nell'applicazione delle diverse forme di ammortizzatori sociali, sono stati 12.788 su 350 aziende (ad aprile, i lavoratori erano 14.900 e le aziende poco meno di 370).

«Un altro trend confermato rispetto ad aprile, seppure con percentuali oggi più marcate – ha proseguito Rota –, è il fatto che ci sia un continuo travaso dalla cassa integrazione ordinaria a quella straordinaria: rispetto al totale dei lavoratori coinvolti nella cassa ordinaria, si è passati dal 56% di aprile al 49% di maggio; e per la straordinaria, dal 37% di aprile al 43% di maggio».

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