Indesit, la rabbia dei lavoratori
In corteo bloccata la Briantea

Continua il presidio davanti all'azienda di Brembate, ma continuano anche le proteste che nella mattinata di venerdì 19 giugno sono arrivate a Ponte San Pietro dove circa 400 lavoratori hanno manifestato nella zona del grande rondò all'altezza di Villa Mapelli. Traffico rallentato sulle strade che si diramano dalla rotatoria, il corteo è partito intorno alle 10.30 dallo stabilimento di Brembate e si è sciolto sulla Briantea verso le 12.30.
A manifestare - presenti polizia e carabinieri - tutti i lavoratori della Indesit che hanno ricevuto nella mattinata le novità decise dall'azienda nell'incontro di giovedì ad Ancona. Se quindi una cinquantina di lavoratori è rimasto a presidiare l'ingresso della ditta di Brembate, gli altri 400 hanno deciso di dare vita a un corteo di protesta al fine di contestare la decisione del gruppo Indesit di chiudere lo stabilimento.

Ma non solo: secondo quanto emerso in una riunione avvenuta giovedì 17 ad Ancona, l'azienda ha in programma un ulteriore irrigidimento sul fronte della razionalizzazione dei costi, che a breve termine dovrebbe toccare direttamente i portafogli di tutti i dipendenti (anche quelli dei 6 stabilimenti «superstiti»), attraverso un contenimento dei costi che affronterà varie voci, a cominciare riduzione dalle maggiorazioni su straordinario e notturno fino alla gestione degli orari e alla flessibilità.

«La scelta del corteo è stata immediata - hanno spiegato i sindacati - dopo aver saputo le novità di Ancona. I lavoratori sono molto arrabbiati e non vogliono perdere le speranze: il presidio continua quindi a oltranza, con lavoratori davanti all'azienda 24 ore su 24». In attesa di due importanti incontri tra l'azienda e il coordinamento sindacale previsti a Roma il prossimo 28 giugno e 9 luglio.

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