Venerdì 23 Luglio 2010
Linificio fermo sugli esuberi
Il sindacato: intervenga il ministero

A proposito di ferie, che al Linificio scatteranno nelle due settimane a ridosso di Ferragosto, si può immaginare con che stato d'animo le affronteranno i dipendenti della storica sede di Villa d'Almè, che a meno di colpi di scena, si ritroveranno in autunno soltanto in 35: 14 operai e 21 impiegati. Per quanto riguarda i numeri, sembra che l'incontro di ieri, nonostante le insistenze dei sindacati, non sia servito a far scendere di qualche unità il fronte degli esuberi: «L'azienda su questo punto è parsa irremovibile - spiegano i sindacati - sostenendo che la parte impiegatizia è troppo dimensionata riespetto all'attuale volume d'affari, mentre per il costo degli operai in Italia è sempre meno competitivo rispetto agli altri Paesi».
A questo punto la partita si sposta decisamente sugli ammortizzatori sociali, nei confronti dei quali l'azienda (ieri non è stato possibile contattare direttamente che ha seguito la trattativa) si è detta disponibile a discuterne, mentre il sindacato intende coinvolgere il ministero del Lavoro nella trattativa. Le prossime settimane serviranno ai sindacalisti di Femca Cils e Filtea Cgil di Bergamo per prendere contatti con Roma e prima ancora con i colleghi veneti che seguono le vicende dello stabilimento Fossalta di Portogruaro (Venezia), destinato a chiudere (la mobilità è infatti stata aperta per tutti i 206 dipendenti).
e.roncalli
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