Agevolazioni fiscali non godute
Richieste entro il 30 settembre

Due recenti pronunciamenti dell'Agenzia delle Entrate hanno riaperto la vicenda del recupero delle agevolazioni fiscali legate alla detassazione dei premi di risultato e di altre indennità non godute nelle dichiarazioni dei redditi 2008 e 2009. Il tempo per recuperarle non è molto, la scadenza per la presentazione delle domande è fissato al 30 settembre.

Ma ne può davvero valere la pena, visto che per alcuni lavoratori il denaro recuperato potrebbe arrivare anche ai 1500 euro. La «detassazione» in questione consiste nell'applicazione di una aliquota sostitutiva del 10% invece della normale aliquota Irpef che sarebbe stata applicata in base al proprio reddito (23%, 27%, 38%).

«Con una nota del 30 luglio l'Agenzia delle Entrate fa rientrare nell'agevolazione fiscale i compensi per lavoro straordinario (compenso orario e maggiorazione) prima limitati al 2008. Secondo l'Agenzia, i compensi per lavoro straordinario possono rientrare anche successivamente "purché riconducibili ad incrementi di produttività'"» riferisce nel dettaglio Orazio Amboni della Cgil di Bergamo.

«Con la risoluzione 83/E del 17 agosto 2010, l'Agenzia chiarisce inoltre definitivamente che oggetto dell'agevolazione non è solo la maggiorazione per lavoro notturno, ma l'intero compenso orario (compenso ordinario più maggiorazione). Nella stessa risoluzione l'Agenzia precisa che "i lavoratori dipendenti potranno far valere la tassazione più favorevole in sede di dichiarazione dei redditi, presentando una dichiarazione integrativa per gli anni passati o avvalendosi dell'istanza di rimborso…". La dichiarazione integrativa va presentata entro il 30 settembre, in particolare per i compensi del 2008, mentre tempi meno stretti possono esserci per i compensi del 2009».

I lavoratori maggiormente interessati al recupero delle agevolazioni sono quelli che prestano il proprio lavoro di notte (ma anche chi, soprattutto prima della crisi, prestava lavoro straordinario): per queste categorie non è difficile raggiungere il tetto annuale di 3.000 euro per il 2008 e di 6.000 euro per il 2009 su cui è possibile richiedere l'applicazione dell'agevolazione e dunque il rimborso.

«In questi casi - continua Amboni - il recupero fiscale supera i 1.100 euro per chi ha redditi fino a 15.000 euro (il recupero è dato dalla differenza tra l'aliquota sostitutiva del 10% e la normale aliquota Irpef per questo scaglione di imposta che è del 23%), e supera i 1.500 euro per chi si colloca nei successivi scaglioni di imposta (27% e 38%). Vale quindi la pena di insistere con le aziende per una rapida consegna dei modelli Cud rettificati e di chiedere di superare le resistenze che si sono manifestate in passato in talune aziende, restie a certificare i redditi distinguendo quelli oggetto di aliquota sostitutiva dagli altri. I lavoratori in possesso dei Cud rettificati potranno, poi, avviare presso il Caaf la procedura per la dichiarazione integrativa».

© RIPRODUZIONE RISERVATA