«Sì allo sviluppo dell'aeroporto
ma con la compatibilità ambientale»

Si può raccogliere l'invito a far fare un salto di qualità all'aeroporto, ma ad una condizione: è doveroso porsi il problema della compatibilità ambientale. È la riflessione del presidente di Ferderconsumatori, Umberto Dolci.

«Aeroporto di Orio al Serio: tutti dicono che è importante e serve un salto di qualità. Dopo che se ne è parlato nel corso dell'ultimo Consiglio in Camera di Commercio, anche dall'assemblea della Compagnia delle Opere arrivano indicazioni perché l'aeroporto di Orio al Serio faccia un salto di qualità». Lo sostiene Umberto Dolci, presidente di Federconsumatori, in un comunicato stampa in cui riprende le osservazioni fatte dal presidente della CdO, Rossano Breno, nel corso dell'assemblea tenutasi govedì sera.

«A sostenere questa tesi - prosegue Dolci - è il Presidente Rossano Breno il quale auspica l'ampliamento dello scalo orobico al fine di aumentarne la funzione di sostegno e impulso allo sviluppo economico del territorio. Su questa falsariga, nel corso della serata, si era espresso anche il Presidente della Provincia, nel momento in cui era salito sul palco a portare i saluti ai convenuti».

«Di più: il Presidente Pirovano ha detto che lo scalo bergamasco va sostenuto dalle istituzioni. Peccato che la Provincia non investa in SACBO, lasciando alla Camera di Commercio l'onere di “trattenere” le azioni acquistate l'anno scorso (per la Provincia e il Comune di Bergamo) per mantenere il controllo della società aeroportuale in mani pubbliche locali».

«In ogni caso si può raccogliere l'invito a far fare un salto di qualità all'aeroporto, ma ad una condizione: per quanto concerne il rapporto con la comunità bergamasca è doveroso porsi il problema della compatibilità ambientale. Problema periodicamente sollevato da quei cittadini che lamentano i disagi, per non dire i rischi, collegati al continuo aumento del traffico aereo».

«Per questi motivi - sottolinea Dolci -  sarebbe opportuno che, in tema di “salto di qualità”, SACBO si impegnasse a realizzare le prescrizioni previste dal decreto del Ministero dell'Ambiente di concerto con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali del 4 novembre 2003 n. 677».

«Prescrizioni - conclude il presidente di Federconsumatori - che si evidenziano in: A) Individuazione delle zone di rispetto aeroportuale A, B, C; B) Aggiornamento almeno biennale delle zone di rispetto A,B,C; C) Obbligo, in caso di abitazioni comprese nella zona di rispetto C, di fornire gratuitamente altra abitazione, in diversa area, di pari valore o superiore che riscuota la piena soddisfazione del proprietario interessato; D) Assegnazione gratuita, per le abitazioni comprese nella zona di rispetto B, ove richiesto dal proprietario, di una nuova abitazione di pari valore o superiore in altra zona; E) Obbligo per e zone di rispetto A e B di posa in opera gratuita di infissi antirumore ad alte prestazioni fono isolanti tali da garantire il rispetto dei valori dell'indice dell'isolamento acustico standardizzato di facciata, nel rispetto architettonico delle facciate e con gradimento estetico dei proprietari; F) Spese per il condizionamento estivo (spese di impianto più spese di gestione) per le abitazioni ricadenti in zone aeroportuali A e B la cui garanzia è stata posta a spese di SACBO Spa e/o previo accordo con la regione Lombardia».

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